Aspetti dello sviluppo industriale nel Medioevo

Quaderni di Cristianità, anno II, n. 4, primavera 1986, pp. 20-31.
industria_medioevo

di Luciano Benassi

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Cristoforo Colombo l’espansione europea e la scoperta dell’America (*)

caravelleTratto da: Processi alla Chiesa. Mistificazione e apologia,
Piemme, Casale Mon.to 1994, p.259.

di Marco Tangheroni

«Siamo riuniti di fronte a questo Faro di Colombo, che con la sua forma a forma di croce vuole simbolizzare la Croce di Cristo piantata su questa terra nel 1492 Con esso si è voluto anche rendere omaggio al grande Ammiraglio che lasciò scritto quale sua volontà: “mettete croci in tutte le vie e i sentieri, affinché Dio li benedica”»

(Giovanni Paolo II)

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Borgia da riabilitare

Alessandro_VI_Borgia

Alessandro VI Biorgia

Articolo pubblicato su Avvenire – Martedì 01 ottobre 2002

di Franco Cardini

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Bisanzio o la civiltà cristiana romano-orientale

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un dizionario del pensiero forte

Bisanzio

di Marco Tangheroni

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Commercio e navigazione nel Medioevo

navi_medievaliArticolo pubblicato su Cristianità n. 275

Recensione al libro di Marco Tangheroni Commercio e navigazione nel Mediterraneo  Laterza, Roma-Bari 1996, pp. XII+ 500, lire. 70.000

di Ivo Musajo Somma di Galesano

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Il Comune di Pisa (1080-1406)

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un dizionario del pensiero forte

di Marco Tangheroni

Pisa_medievale

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Breve storia dell’Italia (Cronologia)

barbari451 Gli Unni di Attila invadono l’Italia e distruggono Aquileia (452)

455 Roma è messa a sacco dai Vandali di Genserico

476 Caduta dell’Impero Romano d’Occidente: Odoacre depone Romolo Augustolo e si fa proclamare re dai suoi soldati.

489-490 Teodorico, re degli ostrogoti, è inviato dall’imperatore d’oriente Zenone in Italia contro Odoacre e lo sconfigge più volte.

493-526 Teodorico, fatto uccide re Odoacre, consolida il proprio dominio in Italia e sviluppa una politica interna di accordo con i latini e una politica esterna di predominio sugli altri regni romano-barbarici, mediante alleanze e accordi matrimoniali. Fonda il regno romano-barbarico degli Ostrogoti

526 Teodorico muore a Ravenna inizia la guerra gotico-bizantina (535-553).

535-553 Guerra gotica. L’imperatore d’oriente, Giustiniano, invia in Italia un esercito guidato da Belisario e poi

540 Dopo l’assedio di Ravenna, il re dei Goti Vitige è fatto prigioniero da Belisario, ma il nuovo re Totila (541) riconquista l’Italia

540ca San Benedetto, dopo fondato il monastero di Montecassino (529ca), redige la Regula che fornirà le premesse del monachesimo occidentale.

553-568 Dominio bizantino in Italia.

554 Sconfitti gli Ostrogoti, l’Italia passa sotto la diretta amministrazione imperiale di Bisanzio.

568 I Longobardi, guidati dal re Alboino, penetrano nel Friuli e da lì dilagano nella Pianura Padana, per poi dirigersi a sud, pur senza mai riuscire a costituire un unico regno.

569 I longobardi, guidati dal re Alboino, scendono in Italia. Pavia diventa la capitale del regno longobardo che comprende l’Italia settentrionale e i ducati di Spoleto e Benevento.

574 Uccisione del re Clefi.

584 Viene eletto re dei longobardi Autari, sposo di Teodolinda, figlia del duca di Baviera.

590 Agilulfo sposa Teodolinda rimasta vedova e stabilisce relazioni pacifiche con i Franchi e con i Bizantini.

591-616 Regno di Agilulfo. Sotto il pontificato di Gregorio Magno (590-604) cresce l’autonomia della Chiesa ponendo così le basi del potere temporale dei papi.

Gregorio VII603 Gregono Magno conclude la pace fra longobardi e bizantini e, grazie all’opera di persuasione di Teodolinda moglie del re Agilulfo, inizia la conversione al cattolicesimo del popolo longobardo

636-652 Regno di Rotari.

643 Rotari promulga la prima legislazione scritta del suo popolo, l’Editto di Rotari, una raccolta organica delle leggi consuetudinarie germaniche in vigore presso i Longobardi , notevolmente influenzata dal diritto romano.

712 Sale al trono Liutprando, il regno longobardo raggiunge il suo culmine. Il re tenta di completare la conquista dell’Italia, occupando l’esarcato di Ravenna e giungendo ai confini del Ducato Romano. Ma poi rinuncia ai suoi propositi piegandosi all’autorità del papa.

728 Liutprando toglie ai bizantini Bologna e Sutri, ma è indotto da papa Gregorio II a ritirarsi e a donare Sutri al papato che costituirà il primo nucleo del Territorio di S.Pietro.

733-742 Liutprando in lotta contro i bizantini e il papato occupa l’Emilia e le Marche, e assedia Roma

749 Astolfo, re dei longobardi occupa Ravenna e la Pentapoli (750-751) e attacca i territori della Chiesa.

751 Il re Astolfo riprende l’offensiva contro l’Italia centrale.

754 Chiamato dal papa Stefano II (753) scende in Italia il re dei franchi Pipino il Breve, che, battuto Astolfo, lo costringe con la pace di Pavia a restituire al papa le terre tolte ai bizantini.

756 Astolfo riprende le ostilità contro il papa e assedia Roma.. Pipino il Breve scende nuovamente in Italia, sconfigge Astolfo e con il secondo trattato di Pavia lo obbliga a rinunciare all’esarcato e alla Pentapoli, che cede a sua volta al papa (donazione di Pipino). Lo Stato della Chiesa si estende ora dal ducato di Roma alle Marche e alla Romagna.

756 Desiderio succede ad Astolfo. Desiderio fa sposare le sue due figlie ai figli di Pipino, Carlomanno e Carlo (il futuro Carlo Magno), per cercare l’alleanza con i .Franchi. Ma, morto Carlomanno, Carlo usurpa i diritti della cognata, ripudia la moglie e si impossessa della corona dei Franchi.

756-774 Regno di Desiderio.

772 Desiderio invade lo Stato della Chiesa.

773-774 Carlo, intitolatosi re dei Franchi e dei Longobardi, viene proclamato re dei franchi e dei longobardi.

carlomagno774 Carlo Magno chiamato in aiuto dal papa Adriano I scende in Italia espugna Pavia e cattura Desiderio, poi sconfigge Adelchi, figlio di Desiderio, ponendo termine alla dominazione longobarda in Italia. L’Italia settentrionale passa sotto il dominio di Carlo Magno,

781 Carlo Magno investe del regno, ribattezzato Regno italico, il figlio Pipino.

800 Carlo Magno è incoronato a Roma imperatore da Leone III. Il Regno italico, sempre con Pavia come capitale, diviene parte integrante dell’Impero romano ricostituito in Occidente. All’Impero bizantino restano ( in Italia ), Puglia, Basilicata, Calabria, la Sicilia e la Sardegna; restano di fatto indipendenti Venezia e Napoli.

814 Morto Carlo Magno gli succede sul trono imperiale Ludovico il Pio (814-840).

817 Ludovico il Pio emana l’ordinatio imperii con cui regola la propria successione

827 Gli arabi Aghlabiti iniziano la conquista della Sicilia, conclusa nel 902, strappandola facilmente ai Bizantini.

Italia840-855 Regno di Lotario.

843 Il trattato di Verdun, pone fine alla contesa ereditaria tra i figli di Ludovico il Pio. Lotario ottiene il possesso dell’Italia, della Borgogna e della Lorena.

849 La vittoria navale bizantina di Ostia sui saraceni argina l’avanzata musulmana.

855-875 Ludovico è imperatore e re d’Italia. Gli succede dopo un’aspra lotta Carlo II il Calvo (875-877), già re di Francia.

879 Carlomanno (877-880) re d’Italia e di Baviera lascia il governo dell’Italia al fratello Carlo il Grosso.

881 Carlo III il Grosso è re d’Italia e imperatore.

887 Deposizione di Carlo il Grosso e disgregazione dell’impero carolingio.

888 Il Regno d’Italia passa a Berengario I del Friuli, nipote di Ludovico il Pio. Fine della dinastia carolingia; l’Italia centro-settentrionale cade preda dei contrasti tra i grandi signori feudali per il titolo di re d’Italia e di imperatore. Berengario, marchese del Friuli, ha la meglio e viene incoronato re d’Italia, titolo che perderà e riconquisterà di nuovo nel 898.

889 Berengario è sconfitto da Guido, duca di Spoleto, e si ritira nella marca del Friuli.

891 Guido di Spoleto è incoronato imperatore e il figlio Lamberto gli viene associato come re d’ltalia e come imperatore (892)

896 Arnolfo di Carinzia sceso in Italia contro Lamberto di Spoleto, è incoronato a sua volta imperatore da papa Formoso.

899 Scomparsi Arnolfo e Lamberto, Berengario si riprende la corona d’Italia, ma viene sconfitto dagli ungari sul Brenta.

900 Ludovico, re di Provenza, chiamato dai signori italiani contro Berengario, è incoronato re d’Italia, ma è poi vinto da Berengario (905).

915 Berengario è incoronato imperatore da papa Giovanni X a Roma. Battaglia del Garigliano: una lega di forze bizantine, papali e longobarde condotte dal papa Giovanni X sconfigge i saraceni e distrugge la loro base.

921 I grandi feudatari italiani si ribellano a Berengario e chiamano in Italia Rodolfo II di Borgogna, che sconfigge Berengario e si fa nominare re d’Italia (923).

924 I feudatari italiani abbandonano Rodolfo II e si appellano a Ugo di Provenza. Pavia viene saccheggiata dagli Ungari.

926 Ugo di Provenza scende in Italia contro Rodolfo che si ritira, permettendogli di ottenere la corona del Regno d’Italia (926-946).

948 Muore Ugo di Provenza lasciando erede il figlio Lotario.

950 Alla morte di Lotario di Provenza, Berengario d’Ivrea suo ministro viene incoronato re. Lo stesso vorrebbe imporre ad Adelaide, vedova di Lotario, suo predecessore, il matrimonio con il proprio figlio Adalberto. Adelaide rifiuta e chiede aiuto a Ottone I che scende in Italia e la sposa (951).

951 Ottone I di Sassonia, re di Germania, scende in Italia per sostenere i diritti di Adelaide vedova di Lotario, e, battuto Berengario assume il titolo di re dei franchi e degli italici. L’anno successivo concede l’investitura regia a Berengario II e al figlio Adalberto.

962 963 Giovanni XII viene deposto.

964 Berengario è catturato ed esiliato da Ottone.

967 Dopo aver fatto incoronare coimperatore il figlio Ottone II, Ottone I tenta di annettere l’Italia meridionale.

983-1002 Regno di Ottone III

952 Berengario II si riconosce vassallo di Ottone, cosicché l’Italia diventa feudo della Corona germanica.

Ottone I Sassonia962 Ottone I, sceso in Italia chiamato dal papa Giovanni XII contro Berengario II (961), Viene stipulato un patto con papa Giovanni XII, (privilegium Othonis) così Ottone I si assicura il controllo sull’elezione del pontefice, in cambio del riconoscimento della legittimità del dominio della Santa Sede. Ottone crea il Sacro Romano Impero, unendo il regno d’Italia al Sacro Romano Impero

973 Sale al trono Ottone II che tenta la conquista militare delle regioni dell’Italia meridionale occupate dai Saraceni, ma è duramente sconfitto dagli Arabi in Calabria. I Bizantini approfittano dell’insuccesso di Ottone II per rafforzare le proprie posizioni a spese degli Arabi e dei Longobardi.

BASSO MEDIOEVO

dall’anno 1000 all’anno 1492

1002-1014 Morto Ottone, la dura contesa fra Arduino d’Ivrea e Enrico II si conclude con l’incoronazione di quest’ultimo.

1009 Melo di Bari guida una rivolta antibizantina, aiutato nell’impresa da un gruppo di Normanni , che fanno così la loro comparsa in Italia.

1015 Genova si allea con Pisa e occupa la Corsica e la Sardegna, ma subito comincia la rivalità fra le due repubbliche marinare.

1027 Corrado II il Salico diviene imperatore romano.

1028 Rainulfo Drengot ottiene la contea di Aversa fra Capua (principato) e Napoli (ducato), è il primo possesso normanno nel Sud.

1035 Scoppia la rivolta dei valvassori contro i feudatari maggiori per ottenere l’ereditarietà dei feudi minori; bersaglio della rivolta è anche l’arcivescovo Ariberto che invece è spalleggiato dalla cittadinanza milanese. Le parti si confrontano a Campomalo, dove i milanesi si stringono intorno al Carroccio.

1037 Corrado II emana la Constitutio de feudis. L’imperatore condanna Ariberto ed estende l’ereditarietà ai feudi minori.

1042 Guglielmo d’Altavilla si proclama conte di Puglia.

1044 A Milano la lotta fra nobili e cittadini, si conclude con un governo misto.

1046 1046 Enrico III elegge papa Clemente II, che lo incorona imperatore.

Normanni

soldati normanni

1053 Papa Leone IX che avanzava pretese sull’Italia meridonale è sconfitto a Civitate dagli eserciti normanni e preso prigioniero.

1056-1106 Regno di Enrico IV.

1059 Col decreto di Niccolò II si delibera che il papa venga eletto dai cardinali, senza intromissioni della nobiltà romana, né dell’imperatore. Nel Sinodo di Melfi i Normanni si riconoscono vassalli del papa. Quindi pongono fine alla dominazione bizantina nell’Italia meridionale ed a quella araba in Sicilia.

1059 Niccolo II riconosce Roberto d’Altavilla detto il Guiscardo nel ducato di Puglia e Riccardo Quarrel nel principato di Capua.

1073 Ildebrano di Soana è papa col nome di Gregorio VII.

1075 In un nuovo Concilio la Chiesa col Dictatus papae inizia la lotta per le investiture rivendicava per sé sola il diritto di conferire le investiture spirituali, apre la lotta per le investiture tra Papato e impero (1075-1122).

1076 Enrico IV convoca il concilio di Worms e fa deporre. Il papa scomunica l’imperatore e

1076 Al Sinodo di Worms Enrico IV e i vescovi tedeschi dichiarano deposto il papa Gregorio VII. Nello stesso anno, al Concilio lateranense, Gregorio VII scomunica e depone l’imperatore e scioglie i suoi sudditi dal vincolo di fedeltà.

1077 Enrico IV a Canossa si umilia ai piedi di Gregorio VII per chiedere l’assoluzione. Nello stesso anno conferisce al patriarca Sigeardo l’investitura feudale con prerogative ducali su tutta la contea del Friuli che manterrà la sua integrità territoriale e la sua autonomia politica fino al 1420

1080 Enrico IV riprende le armi contro Gregorio VII che lo scomunica nuovamente.

1084 Enrico IV assedia Gregorio VII in Castel Sant’Angelo, e si fa incoronare imperatore dall’antipapa Clemente III; Roberto il Guiscardo viene in aiuto di Gregorio VII. Roma, è saccheggiata. Gregorio VII muore a Salerno (1085).

1090 Enrico IV riprende la lotta contro il papa Urbano II. Corrado, figlio di Enrico si schiera dalla parte del papa e con Matilde di Canossa e diverse città della lombarde

1095 Urbano II rinnova la condanna della simonia e delle investiture laiche. Bandisce la crociata

crociate1095-1099 La prima crociata per la liberazione dei luoghi santi della cristianità. VI partecipa l’alta feudalità europea, appoggiata dalle repubbliche marinare di Genova e Venezia

1104 Enrico V costringe il padre Enrico IV ad abdicare e, alla sua morte nel 1106, è eletto imperatore con l’appoggio di papa Pasquale II.

1110-11 Enrico V, dopo aver costretto il padre Enrico IV ad abdicare (1106) scende in Italia e si accorda a Sutri col Papa Pasquale II sul problema delle investiture.

1115 Matilde di Canossa muore lasciando erede dei suoi beni la Chiesa.

1116-18 Enrico V torna in Italia per rivendicare i beni feudali di Matilde e riprende la lotta per le investiture.

1122 Con il Concordato di Worms vengono accordati all’imperatore precisi diritti nella creazione dei vescovi-conti e degli abati-conti, ma si riserva esclusivamente al papa l’investitura spirituale. Enrico V e Callisto II pongono fine alla lotta per le investiture.

1125-52 Periodo di crisi imperiale durante il quale si affermano e si sviluppano i comuni in Italia

1127 Ruggero II di Altavilla unifica il dominio normanno di Sicilia con gli altri dell’Italia meridionale, fondando il Regno di Sicilia

1130 Scisma fra Innocenzo II costretto all’esilio e Anacleto II, che appoggiato, da Ruggero II di Sicilia, gli concede la corona dell’Italia meridionale.

1130 Venezia con l’istituzione del Commune Veneciarum, diventa una Repubblica oligarchica; accresce la sua potenza commerciale.

1132-1139 Ribellioni di potentati e comuni del Sud contro Ruggero II. Spedizione dell’imperatore Lotario II e papa Innocenzo II, che investono Rainulfo di Alife del ducato di Puglia (1137).

1135 Pisa distrugge Amalfi.

1139-1154 Espansione mediterranea del Regno di Sicilia, controllato da re Ruggero II.

1143 I cittadini romani si costituiscono in libero comune.

1145 Arnaldo di Brescia inizia la sua predicazione per una riforma religiosa.

1147-49 Bernardo di Chiaravalle che ha fondato numerosi monasteri in Italia, bandisce la seconda crociata.

1152-90 Regno di Federico di Hohenstaufen, detto il Barbarossa. Deciso a restaurare l’autorità imperiale in Italia discende una prima volta nel 1154-55. Federico entra in Roma, pone fine al libero comune ed è incoronato imperatore dal papa Adriano IV.

1153 L’Imperatore Federico I di Svevia “Barbarossa” stringe un patto col Papato per restaurare l’autorità imperiale sull’Italia, dove numerosi Comuni dell’Italia settentrionale si erano resi autonomi da ogni autorità esterna, e la stessa Roma aveva cacciato il papa e si era costituita in comune sotto Arnaldo da Brescia.

Barbarossa_contro _Gubbio

Barbarossa in Italia

1154 Federico Barbarossa scende per la prima volta in Italia, nella seconda dieta di Roncaglia fissa con la Constitutio de regalibus i diritti imperiali e incendia le ribelli Crema e Milano vengono rase al suolo; distrugge Tortona, libera Roma da Arnaldo e si fa incoronare imperatore dal papa Adriano IV.

1158 Federico scende per la seconda volta in Italia;

1159 Con l’elezione al soglio pontificio di Alessandro, riprende la lotta fra papato e impero sulla questione delle investiture.

1163 Federico incontra la resistenza della Lega dei Comuni della Marca Veronese.

1167 Una forza antimperiale (Lega Lombarda) viene costituita a Pontida

1166-1168 Dopo due anni di ostilità Federico si scontra con la Lega Lombarda, costituita col giuramento di Pontida nel 1167. L’imperatore, sconfitto, avvia trattative, a Venezia chiude la pace con Alessandro III (1177).

1177 Federico I stipula la pace con il papa e con il re di Sicilia.

1183 La pace di Costanza chiude la lunga lotta tra i comuni italiani e Federico I: riconoscimento da parte dei comuni della suprema autorità imperiale, a sua volta l’imperatore riconosce ai comuni i diritti di regalia e la facoltà di eleggere i propri magistrati.

1184 Federico I scende in Italia e si allea con Milano dove suo figlio Enrico VI è incoronato re d’Italia. Federico I riesce ad assicurare alla casa di Svevia il controllo dell’Italia meridionale, grazie alle nozze nel 1186 fra Enrico VI e Costanza d’Altavilla.

1186 Il figlio di Federico I, Enrico VI, viene incoronato re d’Italia. Il matrimonio di Enrico VI con Costanza d’Altavilla figlia del Re Guglielmo di Sicilia assicura l’unione del regno normanno all’impero.

1189 Morte di Guglielmo II di Sicilia. Per impedire la successione di Enrico VI i baroni eleggono re Tancredi di Lecce.

1190 Muore, durante la terza crociata, Federico Barbarossa; gli succede il figlio Enrico VI, che viene incoronato imperatore. Poi (1195) è incoronato re di Sicilia.

1197 Morte di Enrico VI. Gli succede, sotto la tutela della madre Costanza e poi di Innocenzo III, Federico II. Si scatenano in Germania e in Italia aspre lotte di successione tra Ottone di Brunswick e Filippo di Svevia.

1197 Enrico VI muore prematuramente. Il figlio di tre anni, Federico, è affidato alla tutela del papa Innocenzo III .

1192-1205 I veneziani, sotto il doge Enrico Dandolo, trasportano i crociati in Terra Santa e guadagnano porti e concessioni dall’Adriatico al Mar Nero.

1198-1216 Pontificato di Innocenzo III.

crociate1202-04 Quarta crociata. Venezia, che aveva fornito le navi per la spedizione, si assicura importanti basi nell’Egeo e sul mar Nero.

1210 In seguito all’aggressione di Ottone di Brunswick nell’Italia meridionale, il papa lo scomunica e sostiene Federico II per le corone del regno di Sicilia e del Sacro Romano Impero (1220).

1212 Federico II viene incoronato re di Germania dal papa alla condizione di non riunificare i possessi imperiali e quelli siciliani di cui viene investito Enrico, suo figlio.

1220 Rientrato in Italia, Federico II, Stupor Mundi, è incoronato imperatore da Onorio III a condizione che parta per una crociata; egli fissa la sua sede a Palermo, che diviene un centro culturale di primo piano.

1226 Si costituisce la seconda lega lombarda in funzione antimperiale.

1227 Federico II non parte per la crociata e il papa solleva i sudditi del regno di Sicilia dal vincolo di fedeltà.

1228-29 Federico II guida la incruenta V crociata, che gli procura il regno di Gerusalemme.

1230 Da Cassino, dopo la sconfitta delle truppe papali contro Federico II, Gregorio IX revoca la scomunica contro l’imperatore e ottiene in cambio nuovi privilegi.

1231 Costituzioni di Melfi.

1237 Federico sconfigge la Lega Lombarda nella battaglia di Cortenuova.

1239 La sua lotta contro il papa per affermare il potere imperiale in Italia lo porta alla scomunica da parte di Gregorio IX e poi di Innocenzo IV ( 1243 ).

1241 I pisani, alleati di Federico II, assaltano la flotta genovese che scortava i vescovi francesi diretti al concilio e li fanno prigionieri.

1248-1249 Federico II subisce due gravi sconfitte ad opera dei comuni a Parma ed a Fossalta.

1249 Enzo, re di Sardegna, figlio di Federico II, viene sconfitto a Fossalta e fatto prigioniero dai bolognesi.

250 Federico II muore in Puglia. Papa Clemente IV dà la corona di Sicilia a Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX, per sradicare dall’Italia la dinastia sveva.

1251 Corrado IV scende in Italia per prendere possesso del Regno.

1254 Alla morte di Corrado IV gli succede il figlio minorenne Corradino. Nel Regno di Sicilia governa come suo tutore, e poi in proprio, Manfredi figlio naturale dl Federico II.

1259 Una lega di comuni settentrionali sconfigge e cattura a Cassano d’Adda Ezzelino da Romano.

Montaperti1260 A Montaperti i guelfi di Firenze sono sconfitti dai fuoriusciti ghibellini.

1264 In Italia si affermano le prime Signorie, come quella estense di Ferrara.

1261 Genova stabilisce le sue basi commerciali in Oriente, cosa che provoca l’inizio di un’aspra rivalità con Venezia.

1265 Carlo d’Angiò scende in Italia contro Manfredi, con l’appoggio papale

1266 Battaglia di Benevento: Carlo d’Angiò sconfigge Manfredi che cade sul campo di battaglia. Carlo viene incoronato re di Sicilia.

1267-68 Corradino scende in Italia per riconquistare il Regno di Sicilia. Sconfitto a Tagliacozzo viene consegnato agli Angioini, ed è decapitato a Napoli.

1268 Carlo d’Angiò dà inizio alla dominazione angioina del regno meridionale, spostando la capitale a Napoli

1277 a Milano, i Visconti, ghibellini, sconfiggono i rivali Torriani, guelfi.

1282 (marzo) scoppia a Palermo la rivolta dei Vespri, originata dallo scontento per la dura dominazione angioina. Pietro III d’Aragona, genero di Manfredi, conquista la Sicilia. Guerra del vespro fra gli Angioini e gli Aragonesi (1282-1302).

1284 La battaglia di Meloria pone fine alla Repubblica marinara pisana sconfitta dalla città di Genova.

1293 Gli ordinamenti di Giano della Bella favoriscono a Firenze il ‘popolo minuto’ ed escludono dal potere i nobili.

1294-1303 Pontificato di Bonifacio VIII.

1297 A Venezia la serrata del Maggior consiglio rende la partecipazione al governo un privilegio ereditario dei patrizi.

1298 La lunga rivalità fra le repubbliche marinare di Genova e Venezia per il predominio in oriente culmina nella battaglia di Curzola, conclusasi a favore di Genova.

1302 La pace di Caltabellotta pone fine alla guerra del vespro. La Sicilia (Regno di Trinacria) passa a Federico III d’Aragona mentre Napoli (che conserva il nome di Regno di Sicilia) resta alla condizione, mai soddisfatta, che alla sua morte ritorni agli Angioini, mentre l’Italia meridionale resta a questi ultimi.

Con la Bolla Unam sanctam di Bonifacio VIII: il papa proclama in polemica con il re di Francia Fillippo IV il Bello, la subordinazione del potere temporale a quello spirituale.

1303 Filippo il Bello manda in Italia una delegazione al comando di Guglielmo di Nogaret e Sciarra Colonna, che arresta il papa ad Anagni. Liberato dal popolo, Bonifacio VIII muore poco dopo.

1309 Il papa Clemente V, trasferisce la sede pontificia ad Avignone: ha cosi inizio la ‘cattività avignonese’ della Chiesa.

Enrico VII1310-13 Enrico VII scende in Italia per tentare la restaurazione del potere universale dell’impero.

1312 L’imperatore Enrico VII di Lussemburgo insedia come vicari imperiali a Milano i Visconti ed a Verona gli Scaligeri.

1324 Castruccio Castracani signore di Lucca conquista Pistoia, batte i fiorentini ad Altopascio ed è nominato vicario imperiale (1327) da Ludovico il Bavaro.

1328 Ludovico il Bavaro si fa incoronare imperatore dal popolo romano.

1330-33 Giovanni di Lussemburgo re di Boemia (figlio di Enrico VII) diviene signore di varie città dell’ltalia settentrionale, ma è costretto a ripassare le Alpi dalla lega di Castelbaldo.

1339 Venezia conquista Treviso, iniziando l’espansione in terraferma.

1342-43 A Firenze, signoria di Gualtieri VII di Brienne, duca di Atene.

1343 Fallimento della banca dei Peruzzi a Firenze. Morte di Roberto I d’Angiò, re di Napoli cui succede succede Giovanna I.

1345 Fallimento della banca dei Bardi a Firenze

1347 Cola di Rienzo si proclama tribuno del popolo e instaura a Roma un governo popolare (20 maggio).

1348 scoppia la peste nera, la prima di una lunga serie di epidemie che infesterà l’Italia e l’Europa per secoli.

1349 Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano dal 1339 e signore (con il fratello Luchino) della città, accentra nelle sue mani tutti i poteri del comune e inaugura di fatto la signoria viscontea.

1353 Genova, travagliata da lotte intestine e battuta dai veneziani, si pone sotto la signoria di Giovanni Visconti. Il papa Innocenzo VI invia da Avignone il cardinale Egidio d’Albornoz a restaurare l’autorità papale sullo Stato della Chiesa; a tale scopo sono promulga le Constitutiones Aegidianae (1357), codice di leggi che rimarrà in vigore fino al 1816.

1354 Cola di Rienzo è ucciso in un tumulto popolare

1355 L’imperatore Carlo IV scende in Italia, ma solo per ricevere la corona, disinteressandosi completamente dell’Italia, che lascia sotto l’influenza della Santa Sede e dei Visconti.

Il doge Marino Faliero è giustiziato a Venezia sotto l’accusa di congiura antiaristocratica.

1359 Galeazzo II Visconti occupa Pavia.

1375-78 Firenze si allea con i Visconti contro il papa Gregorio XI.

1377 Gregorio XI pone fine alla cattività avignonese stabilendosi definitivamente a Roma.

1378 A Firenze scoppia il tumulto dei ciompi, del popolo minuto contro il popolo grasso.

1378-81 Guerra di Chioggia Tra Venezia e Genova scoppia la guerra per l’egemonia nel Levante che vedrà la vittoria dei veneziani (1381).

1378-1417 Grande scisma d’occidente.

1380-82 Giovanna I d’Angiò, regina di Napoli, si schiera con l’antipapa Clemente VII e viene scomunicata da Urbano VI, che investe del regno Carlo III di Durazzo. Questi conduce contro Napoli una vittoriosa spedizione che si conclude con la morte di Giovanna.

1382 Restaurazione oligarchica a Firenze che durerà fino all’avvento dei Medici (1434).

1385 Gian Galeazzo Visconti, unifica la suo dominio Pisa e Siena, e nel 1395 ottiene dall’imperatore Venceslao il titolo di duca di Milano (1395).. La Signoria si estende fino a Perugia, mentre fallisce il tentativo di sottomettere anche Firenze.

1402 Muore di peste Gian Galezzao e l’egemonia viscontea è ridotta al solo Ducato di Milano.

1406 Firenze conquista Pisa.

1407 Insorgono numerose signorie locali, come quella di Gian Francesco Gonzaga a Mantova e, soprattutto Venezia che avanza rapidamente, eliminando per sempre gli Scaligeri e Carraresi, nel Padovano, nel Vicentino e nel Veronese. A Genova è fondato il Banco di San Giorgio (prima banca pubblica d’Europa).

1412 Filippo Maria Visconti intraprende sulle orme del padre Gian Galeazzo la riconquista dei territori perduti; in un decennio ricompone il ducato da Vercelli a Brescia e da Alessandria a Parma e ottiene la signoria su Genova.

1416 Amedeo VIII riceve dall’imperatore Sigismondo il ducato di Savoia.

I Veneziani sconfiggono a Gallipoli la flotta turca.

1420 I veneziani conquistano il Friuli e l’Istria (1421).

1423 Il doge Francesco Foscari accentua la politica di espansione di Venezia in terraferma portandone i confini all’Adda.

1425-26 Lega antiviscontea tra Venezia, Firenze, Ferrara, Mantova, Monferrato e Savoia. Nella battaglia di Maclodio le forze veneziane hanno la meglio su quelle milanesi.

1427 Venezia alleata con il pontefice, Firenze ed i Savoia sconfigge a Maclodio Filippo Maria Visconti.

1428-33 Le ostilità contro Venezia e Firenze terminano con la Pace di Ferrara. Filippo Maria Visconti cede a Venezia, Bergamo e Brescia. Ravenna è ceduta a Venezia nella pace di Cremona dopo una ripresa delle ostilità.

Cosimo de'Medici1434 Cosimo de’ Medici, esiliato dal governo oligarchico, ritorna a Firenze dove, con la carica di gonfaloniere, assume l’effettivo controllo del comune.

1435 Alla morte di Giovanna II riprende lotta per la successione al trono del regno di Napoli fra Renato d’Angiò e Alfonso V d’Aragona. Filippo Visconti interviene contro Alfonso V d’Aragona per combattere gli Angioini e i suoi alleati Italiani ( il papa, Venezia, Firenze e Francesco Sforza ). Preso prigioniero quest’ultimo nella battaglia navale di Ponza, si allea col milanese e riprende la lotta.Contemporaneamente Firenze cresce di prestigio e di potenza con l’avvento della signoria di Cosimo de’ Medici.

1441 La lotta per la successione al regno di Napoli termina con la Pace di Cremona che prevede quanto segue: Cremona va a Francesco Sforza, Genova ridiviene indipendente, Venezia ha Ravenna e Firenze mentre il regno di Napoli va ad Alfonso d’Aragona, così tutta l’Italia meridionale e insulare a eccezione della Corsica genovese rientra nel circuito politico iberico.

1442 Alfonso V d’Aragona ottiene il Regno di Napoli, inizia il domino spagnolo del regno nell’Italia meridionale.

1447 Muore Filippo Maria Visconti, senza lasciare eredi. L’aristocrazia di Milano proclama la Repubblica ambrosiana. Il doge veneziano Francesco Foscari promuove una lega contro Milano, allo scopo di unire il Ducato alla Repubblica di Venezia. La difesa di Milano è affidata a Francesco Sforza, che dopo aver sconfitto gli avversari, si proclama signore della città nel 1450.

1454 La caduta di Costantinopoli (1453) e il conseguente appello di papa Niccolò V alla pace e alla difesa dal pericolo che minacciava la cristianità, spinge Francesco Sforza e Venezia alla Pace di Lodi con cui lo Sforza è riconosciuto duca di Milano e il confine fra Venezia e Milano è fissato sull’Adda. Segue, sempre sotto l’egida del papa, la Lega Italica, un patto di non aggressione e di mutuo appoggio tra Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli, i cinque maggiori stati italiani che durerà per quarant’anni.

1458-64 Pontificato di Pio II. Ferdinando I, figlio di Alfonso V è re di Napoli.

1469 Lorenzo detto il Magnifico diventa signore di Firenze e porta la città al suo massimo splendore.

1464-78 Genova è occupata da Francesco Sforza.

1474 Congiura dei Pazzi a Firenze.

1482-84 Una grande guerra coinvolge da una parte Venezia e papa Sisto IV e dall’altra Estensi, Firenze, Milano e Napoli. Con la pace gli Estensi devono cedere a Venezia, Rovigo e il polesine.

1483 Venezia sconfigge il duca di Ferrara e si impossessa del Polesine, e nel 1489 conquista Cipro.

1485 Congiura dei baroni. I feudatari del regno di Napoli, sostenuti da papa Innocenzo VIII, si ribellano al re, che con l’aiuto di Milano e Firenze, riesce a restaurare l’ordine.

1492 Inizia il pontificato di Alessandro VI (Rodrigo Borgia). Muore Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico. Un genovese, Cristoforo Colombo approda sul nuovo continente.

Feudalesimo e civiltà cristiana

feudalesimoTratto da Cristianità n. 46 (1979)

di Marco Tangheroni

1. Equivoci e travisamenti

In un precedente articolo, pubblicato su questa stessa rivista, ho ricostruito la progressiva formazione, a partire dal Rinascimento fino a giungere all’illuminismo e alla Rivoluzione Francese, di quella “leggenda nera” sul Medioevo cristiano, ancora oggi, e non casualmente, diffusissima, nonostante la infondatezza e il sistematico travisamento della realtà su cui essa riposa (1); ho, inoltre, mostrato come tale progressiva formazione coincida con lo sviluppo del processo rivoluzionario.

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La “cittadella assediata”: le pressioni asiatiche sull’Europa

assalto_muraCristianità n. 292-293 (1999)

di Gonzague de Reynold (1880-1970)

La principale missione dell’imperatore, dei re, dei principi, di ogni barone, di ogni cavaliere, di ogni cristiano consisteva nel difendere la cristianità contro gl’infedeli. Con il nome d’infedeli non s’intendevano assolutamente soltanto i musulmani, ma i pagani nel loro insieme. Infatti, normanni, sassoni, slavi, avari, ungari, mongoli, tatari erano tutti “nemici del nome cristiano”, massacratori, martirizzatori. Più tardi, quando furono tolti di mezzo i pericoli dal Settentrione e dall’Oriente, l’epiteto “infedeli” designava soltanto i musulmani.

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L’influenza della civiltà monastica sulla vita quotidiana dei secoli

monasteroTratto da:R. Gregoire, L. Moulin, R. Oursel, La civiltà dei monasteri,
Jaca Book, Milano 1998, p. 267

di Léo Moulin

Piuttosto che impegnarmi nell’abbozzo di uno di quei grandi affreschi storici che stanno alla storia come le arie stanno all’opera, mi sembra più indicato affrontare il problema della civiltà monastica e del suo impatto sulla vita degli uomini di allora e di oggi, da un diverso punto di vista, sotto un altro aspetto, se non altro per evitare di ridire quello che è stato detto mille volte e più, e molto spesso in modo meraviglioso, di riscrivere quel che io stesso ho già scritto sull’argomento (1), di ripetere quel che tutti sanno, o credono di sapere, chi più, chi meno.

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