di Fiamma Nirenstein
Esiste ancora, ha un senso la parole “anticomunismo”, dopo che i suoi fuochi si sono spenti, le sue bandiere sono state ammainate nella nebbia dell’Est solcata dalle scie di fumo dei cannoni? Ha ancora un senso vagheggiare un guerriero anti impero del Male quando il Male è stato sconfitto? Ha un significato, dopo che è morto Bettino Craxi, l’unico anticomunista attivo della storia dell’Italia di sinistra?