La lettera apostolica all’episcopato francese (tecnicamente non un’enciclica, ma equivalente a una enciclica per importanza) dal titolo Notre charge apostolique condanna il movimento del Sillon (il Solco), fondato in Francia nel 1902 – sulla scia di una precedente associazione, la Crypte, nata nel 1894 da Marc Sangnier, che costituiva all’epoca l’esempio più articolato di una “democrazia cristiana” nel significato ideologico del termine.
Lug 17
La “questione democristiana”
Un mistero che pesa sul futuro dell’Italia
di Giovanni Cantoni
Lug 17
Conformisti e bigotti ieri, conformisti e bigotti sempre.
Articolo pubblicato su TEMPI Numero: 25
19 giugno 2003
Il destino di certo azionismo cattolico
Fabio Cavallari, il nostro ateo e comunista in redazione ci domanda perché mai ci sia più risentimento antiberlusconiano in certi ambienti parrocchiani che nel Prc. A lui e ai lettori rispondiamo che, come vedete, come leggete, come ascoltate, le prediche ormai sono tutte uguali.
Lug 17
”18 aprile 1948. Memorie inedite dell’artefice della sconfitta del Fronte Popolare
di Marco Invernizzi
Nato a Venezia nel 1902, Luigi Gedda ha attraversato la storia di tutto il secolo XX militando fin dalla giovinezza nel movimento cattolico italiano. Membro dapprima della Società della Gioventù Cattolica italiana, a Torino, dove ha vissuto fino al 1917 con la famiglia, dopo il trasferimento a Milano in seguito alla morte della madre, scomparsa l’anno precedente, ha partecipato alla vita della Gioventù Cattolica Ambrosiana.
Lug 17
”Requiem” per un suicidio: la fine del ”popolarismo”
di Giovanni Cantoni
“Eventi recentissimi e dolorosi hanno condotto ad un’ulteriore e più grave frattura nella rappresentanza politica che fa riferimento all’ispirazione cristiana. È andato così ancora più avanti e sembra praticamente giunto a compimento quel processo che, nell’arco di alcuni anni, ha visto declinare l’impegno unitario organizzato dei cattolici italiani in ambito politico” (1): con queste parole lunedì 27 marzo 1995, a Loreto, S. Em. il card. Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha recitato il requiem per il democratismo cristiano che, con diverso nome dopo il primo e dopo il secondo conflitto mondiale, negli ultimi settantacinque anni ha egemonizzato la rappresentanza politica del mondo cattolico italiano.
Lug 17
Nota su Giuseppe Dossetti e sul dossettismo
Articolo pubblicato sul n. 263 di Cristianità
di Marco Invernizzi
Il 15 dicembre 1996 muore don Giuseppe Dossetti. Con lui scompare uno dei padri fondatori della Costituzione italiana, che ha difeso fino al termine della sua esistenza terrena; scompare un uomo che ha influenzato la storia religiosa e civile italiana come vice segretario della Democrazia Cristiana, come deputato membro dell’Assemblea Costituente, come sacerdote consigliere del card. Giacomo Lercaro e di questi perito al Concilio Ecumenico Vaticano II, e – infine – come fondatore della comunità monastica della Piccola Famiglia dell’Annunziata, presente in diocesi di Bologna nell’obbedienza all’arcivescovo della città.
Lug 17
Democrazia Cristiana e mondo cattolico nell’epoca del centrismo (1947-1953)
Articolo pubblicato su Cristianità n. 277 (1998)
di Marco Invernizzi
Il 18 aprile 1948 è una data fondamentale nella storia italiana. Attraverso una curiosa periodizzazione di mezzo secolo in mezzo secolo, nei cento anni precedenti il 18 aprile l’Italia ha definito la sua configurazione storico-politica.
Il 1848 ha segnato la fine del progetto cosiddetto neo-guelfo, che prevedeva il raggiungimento dell’unità e dell’indipendenza in un modo – per quanto discutibile – rispettoso delle radici cattoliche-universali e contemporaneamente municipalistiche dell’Italia e, al contrario, il sopravvento di forze politiche lontane e avverse alla Chiesa, come la Società Nazionale e il Partito d’Azione, la prima dominata dalla volontà di espansionismo del Regno di Sardegna e il secondo nazional-rivoluzionario.
Lug 17
La “terza via” di Camaldoli
Articolo pubblicato da Il Secolo d’Italia del 9 giugno 1999
di Alcide Cutturone
Sul saggio “La terza via” di Anthony Giddens si è scritto molto, anche sul nostro giornale. Mi piace solo sottolineare la recente recensione di Aldo Di Lello al libro di Michael Novak “Esiste una terza via?” nel quale lo studioso americano confuta facilmente le antiquate e fallimentari ricette dell’attuale idolo del sinistrismo britannico, europeo e stratunitense. Novak una decina di anni fa è stato davvero un “rivoluzionario” con il suo “Lo spirito del capitalismo democratico e il Cristianesimo”, perché mise finalmente ordine all’interno del mondo cattolico, in parte ancora schiavo di approssimazioni sull’atteggiamento della Chiesa nei confronti del capitalismo.
Lug 17
I Comitati Civici
Voci per un Dizionario del Pensiero Forte
di Marco Invernizzi
Lug 17
Alle radici dell’identità italiana: i Comitati Civici
Annali Italiani on line 7 febbraio 2005
di Marco Invernizzi
«[…] chi è che ha salvato l’Italia nel 1948? Il Comitato Civico. Direte tutti i cattolici italiani e il partito che più di tutti gli altri li rappresentava! D’accordo. Ma tutti i cattolici italiani hanno avuto modo di essere orientati e il partito che più li rappresentava ha potuto essere vittorioso perché c’è stata dietro questa armatura, che si è dimostrata inattaccabile».
Fondati l’8 febbraio 1948 e costituitisi nel giro di due settimane con una semplice articolazione che va dal Comitato Civico Nazionale a livello centrale a quelli zonali e locali, corrispondenti alle diocesi e alle parrocchie, i Comitati Civici attivano subito oltre ventimila comitati di base, che riescono a drammatizzare la campagna elettorale, impressionando soprattutto i comunisti – che devono affrontare un contendente attivo sul territorio, in grado di contrapporre alla cellula del Partito Comunista Italiano il Comitato Civico Zonale – e riuscendo a portare fisicamente alle urne centinaia di migliaia di anziani e di ammalati, che altrimenti non avrebbero potuto votare.