Pietro De Marco
Dopo un trentennio di latenza, fors’anche di subalternità e marginalità nella sfera pubblica, appena risarcite da un pontificato di geniale respiro e grande coraggio, i cattolici italiani hanno da poco ripreso coscienza del loro ruolo pubblico. Ruolo cui non possono sottrarsi, e che non può risolversi nell’immersione in altri terreni, considerato che la politica si manifesta veramente nell’essere capaci di responsabilità di indirizzo nella vita del Paese. Senza questo orizzonte la “politicità” – non solo cattolica ma di chiunque – si fa declamatoria e moralistica, e nella sostanza diventa dipendente dagli altri.