Una delle nuove leggende metropolitane che gli scienziati politici vicini al movimento no global stanno cercando di diffondere è quella secondo cui il mondo sta passando sotto il totale controllo delle multinazionali.
di Rodolfo Casadei
Giu 14
Una delle nuove leggende metropolitane che gli scienziati politici vicini al movimento no global stanno cercando di diffondere è quella secondo cui il mondo sta passando sotto il totale controllo delle multinazionali.
di Rodolfo Casadei
Giu 14
di Alessandro Antico
GLI ESTREMISTI / Chi sono i “Black Block”
“Eat the rich! Eat the rich!”, gridavano mentre mettevano Genova a ferro e fuoco. Significa “Mangia il ricco!”. Divoralo. Verbi d’assalto, da guerra, da terroristi. Sono i guerriglieri metropolitani del “Black Block”, il blocco nero, l’ala più dura dei contestatori anti-globalizzazione. Continua a leggere
Giu 14
I “no global” combattono la globalizzazione con i soldi dei capitalisti. Ricevono denaro da ricchissimi finanzieri e da fondazioni ultramiliardarìe. Perchè gli uni e gli altri perseguono un fine comune: distruggere gli Stati sovrani.
di Maurizio Blondet
Giu 14
Per governare la globalizzazione non servono ideologia e invettive apocalittiche, ma amore per la realtà ed educazione dell’umano. Fame, biotecnologie, numeri dello sviluppo e storie esemplari alla vigilia del Vertice Fao di Roma
di Rodolfo Casadei
Giu 14
Giu 14
Capitolo 9 de “I mostri della ragione” di Rino Cammilleri
«L’umanitarismo come idea politica è un luogo comune, come
idea religiosa un equivoco, come idea etica un’illusione»
Arthur Schnitzler
Giu 14
Articolo pubblicato sul n. 173 di Cristianità
In un’accurata biografia La ricostruzione dettagliata della figura e dell’importanza di uno dei personaggi di maggior peso della Rivoluzione negli anni a cavallo fra il secolo XIX e il XX, antesignano della stretta collaborazione fra alta finanza e internazionale socialcomunista.
di Oscar Sanguinetti
Giu 14
di Antonio Saccà
E’ interessante compiere un’operazione in voga nel recente passato, quella di cogliere sociologicamente la fortuna di un autore. Sarebbe interessante capire perché Karl Popper conosce oggi una nuova fortuna, soprattutto da parte di coloro i quali ritengono una conquista del pensiero la teorizzazione della “società aperta”.
In realtà la società aperta va collocata in un determinato momento della storia, nel momento in cui i totalitarismi si affermavano e con i totalitarismi si affermava la negazione di ogni critica, del valore dell’individuo, della comprensione tra culture. In questo senso la società aperta, se considerata come opposizione al totalitarismo, è una rilevante teorizzazione dell’uomo che libera il pensiero e lo critica da se stesso, dell’uomo che sa proporre e opporsi alla proposizione e quindi è esattamente il contrario del totalitarismo, eminentemente affermativo e unilaterale.
Giu 14
Voci per un Dizionario del Pensiero Forte
di Paolo Mazzeranghi
Giu 14
di Giovanni Cantoni
Gli accadimenti che, con straordinaria velocità, connotano non solo il nostro secolo in genere, ma segnano in specie i decenni, gli anni, i mesi e le settimane in cui si suddivide il tempo che viviamo, giungendo a marcare anche i giorni e le ore, danno luogo a una tragica rappresentazione che, pur svolgendosi qua e là nel mondo, dai mezzi di comunicazione di mas-sa è talora avvicinata all’aristotelica unità di tempo e di luogo. E questa perfezione rappresentativa non è l’ultimo mezzo cui la Provvidenza pare ricorrere perché gli uomini intendano e, nella misura in cui è possibile collegialmente, si ravvedano.