Articolo pubblicato su La Nazione del 17 settembre 2000
Dopo il monito del cardinal Biffi Viaggio nei quartieri di Parigi dove si parla solo arabo. Dalla poligamia allo chador
di Giovanni Serafini
Giu 12
Articolo pubblicato su La Nazione del 17 settembre 2000
Dopo il monito del cardinal Biffi Viaggio nei quartieri di Parigi dove si parla solo arabo. Dalla poligamia allo chador
di Giovanni Serafini
Giu 12
Intervento d’apertura del convegno sul tema Multiculturalità e identità oggi – organizzato nei giorni 20, 21 e 22 settembre 2001 presso l’Oratorio di San Filippo Neri, nel capoluogo emiliano, dall’Istituto “Veritatis Splendor” -, tenuto da S. E. il card. Giacomo Biffi, arcivescovo di Bologna e presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto promotore. Testo diffuso dall’Ufficio Stampa dell’arcidiocesi. Titolo redazionale. Le note sono state portate al piede e sono state fatte inserzioni – pure redazionali – fra parentesi quadre.
Giu 12
+ Card. Giacomo Biffi, Arcivescovo di Bologna
Giu 11
Intervento del Sottosegretario all’Interno
on. Alfredo Mantovano
al Convegno internazionale di Magna Carta
– “Le nuove relazioni transatlantiche” –
Lucca, 3 e 4 giugno 2005
Giu 10
Gli allegri (si fa per dire, perché in verità sono pateticamente tristi) sostenitori del melting pot di solito non vanno nemmeno al cinema, sennò saprebbero che gli Usa sono, sì, una società multietnica, ma niente affatto multiculturale. Chiunque vi si stabilisca ha una sola alternativa: diventare americano.
Può, certo, praticare la sua religione, ma è l’unica diversità che può permettersi, altrimenti va fuori dai piedi. E’, certo, normale che gli immigrati cerchino di vivere vicini, cosa che fa nascere le Chinatown e le Little Italy. Tuttavia questi quartieri non diventano ghetti (meglio: autoghettizzazioni) solo se la «cultura» è quella dello Stato, unica per tutti.
Giu 10
di Giorgio Salina
L’Europa non ha mai conosciuto sessanta anni consecutivi di pace. Questo risultato lo dobbiamo all’intuizione di un poker di giganti: Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer, Robert Schuman e Claude Monet. Guarda caso, tutti cattolici. Un altro fattore molto significativo è il dialogo interculturale euro-mediterraneo avviato dalla precedente Commissione esecutiva, quella presieduta da Romano Prodi. Il quale però ha commesso anche un errore gravissimo. Come ha affermato il suo capo di Gabinetto al Parlamento europeo, nel costituire il Comitato Romano Prodi ha deliberatamente scelto di escludere gli uomini di religione, perché, a detta dell’ex capo Commissario, la religione divide, rende più difficile il dialogo.
Giu 10
Intervista al professor Massimo Introvigne
Elena Percivaldi
Giu 10
card: Giacomo Biffi
www.chiesa.espressonline.it 3 giugno 2005
L’arcivescovo emerito di Bologna rilegge il celebre racconto del filosofo russo Vladimir Solovev e lo applica al cristianesimo d’oggi. Bersaglio collaterale: il cardinale Martini
di Sandro Magister
Giu 10
di Flannery O’Connor
Nella primavera del 1960 ricevetti una lettera da Suor Evangelist, la superiora della Casa per malati di cancro “Nostra Signora del Perpetuo Soccorso” di Atlanta. «Questa è una strana richiesta – diceva – ma cercheremo di esporre la nostra storia nel più breve tempo possibile. Nel 1949 una bimba di tre anni, Mary Ann, venne accolta come paziente nella nostra casa. Si rivelò una bambina straordinaria, e visse fino all’età di dodici anni.
Giu 10
di Alfredo Mantovano
La vicenda referendaria sta assumendo pieghe paradossali. Personalmente, pur tentando di essere credente, sono convinto che l’umanità del concepito non è un dogma che si ricava dal catechismo: è un dato obiettivo che può essere osservato col microscopio (fino a una certa data) e con l’ecografo a partire da un’altra data.