E Hollywood scrive la storia d’Europa

HollywoodCorriere della Sera 21 giugno 2005

Solo negli Stati Uniti si cerca ( con tutti i limiti del caso) di rappresentare identitariamente l’Occidente

Ernesto Galli Della Loggia

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Ciclone Condi in medio oriente, prime raffiche su Khamenei

KhameneiIl Foglio 18 giugno 2005

Chi realmente detiene il potere in Iran (il rahabar Ayatollah Khamenei)  e il valore da dare  alle elezioni presidenzial. Il viaggio del segretario di Stato americano Rice inaugurato dalla diffida agli ayatollah. Prossime tappe Arabia, Egitto e Israele

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Ripensando il principio di separazione. Religione e politica in Europa

[…..] separazione non può significare divisione [….]  e non significa neppure estraneità; [….]  dove la scienza si deve fermare davanti alla religione o dove il diritto si deve fermare davanti alla morale – è un punto da stabilire di volta in volta, è un confine che si sposta continuamente con il cambiare storico delle circostanze, delle convenienze, delle opportunità, delle sensibilità.
religione_politica

Discorso del Presidente del Senato Marcello Pera al convegno

“L’Europa: radici e confini”

Università Europea di Roma, 7 giugno 2005

Comparso come articolo sul n° 25  de Il Domenicale – settimanale di cultura

(18 giugno 2005)

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L’uso radicale di un credo illuministico conduce a un’ideologia ostile alla libertà

bavaglioCorriere della Sera 16 giugno 2005

Il concetto di discriminazione viene sempre più allargato e così il divieto di discriminazione può trasformarsi sempre di più in una limitazione della libertà di opinione e della libertà religiosa. Ben presto non si potrà più affermare che l’omosessualità, come insegna la Chiesa cattolica, costituisce un obiettivo disordine nello strutturarsi dell’esistenza umana. E il fatto che la Chiesa è convinta di non avere il diritto di dare l’ordinazione sacerdotale alle donne viene considerato, da alcuni, fin d’ora inconciliabile con lo spirito della Costituzione europea.

Benedetto XVI

(Dall’ introduzione a L’Europa di Benedetto nella crisi delle culture – Cantagalli, Siena 2005 pp. 144; € 8,80)

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Sotto scorta per colpa dei convertiti italiani

L’Opinione 14 giugno 2005

INTERVISTA A MAGDI ALLAM

Magdi Allam

La presenza e il ruolo del fondamentalismo nell’islam politico italiano: […] in Italia[…]se continueremo a guardarli in questa distorta ottica di relativismo culturale mista alle pretese politically correct che ha portato alcuni nostri sedicenti intellettuali ad arrivare a “capire” se non a “giustificare” un po’ tutto: dai kamikaze che si fanno esplodere in Iraq e in Israele all’escissione genitale femminile. “Così[…] ci facciamo del male da soli e nuociamo anche ai musulmani veri, quelli che lo sono per nascita e non per conversione di convenienza o per professione”

di Dimitri Buffa

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Paura, diffidenza e menzogna.

GulagIl Foglio 21 maggio 2005

Ecco quello che il popolo sovietico imparò nei lager

“Gulag” della Applebaum ha il merito di essere l’anatomia di un incubo, ma lo scopo dell’autrice non è fare in modo che questo non si ripeta.  Gli appunti critici del più grande sovietologo polacco

di Jerzy Pomianowski

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La scienza non ha sconfitto la religione

referendumIl Giornale 15 giugno 2005

Massimo Introvigne

 Dal cardinale Ruini a Repubblica, il giorno dopo il referendum tutti assicurano che è morto in Italia il teorema che identificava modernizzazione e secolarizzazione. Dal momento che – insieme con diversi colleghi americani – da qualche anno cerco di diffondere appunto una critica articolata della teoria della secolarizzazione, sono molto interessato a questo dibattito, che non è nato né finirà con il referendum.

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Dall’Introduzione de ”Il Segreto ammirabile del Santo Rosario"

santo_rosariodi S. Luigi Maria Grignion de Montfort,
ed. Cantagalli, Siena, 1975.

La Madonna, questo è certo, ci richiama al Rosario; e Le fa eco la Chiesa docente, anche nella persona del Pontefice felicemente regnante, pur se le sue parole cadono troppo spesso nel vuoto. Né pensiamo che possano giovare proposte di ‘rinnovamento’, consistenti in mutilazioni e semplificazioni, sotto veste di ritorni alle origini (come sempre!).

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Marco Tangheroni, una vita per la fede

Marco_TangheroniIl Quotidiano di Calabria e Basilicata sabato  20 marzo  2004

Il ricordo di uno dei maggiori storici italiani  del Medioevo

di Filippo Salatino

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In memoria del prof. Marco Tangheroni

Marco_Tangheronidi Guido Verna 4 marzo 2004

L’11 febbraio scorso, a Pisa, sua città natale, è morto, a 58 anni,  il Prof. Marco Tangheroni. Si tratta di una figura di studioso cattolico di straordinario rilievo – ha insegnato nelle università di Cagliari, di Barcellona, di Sassari e di Pisa, dov’era professore ordinario di Storia Medievale e direttore del Dipartimento di Storia ed era stato direttore di quello di Medievistica –, il cui grande spessore culturale è però ben poca cosa rispetto al suo spessore umano.

Se il mondo accademico ha perduto l’insigne studioso, il mondo cattolico – e, dentro questo, chi come noi ha avuto la fortuna di frequentarlo ed essergli amico –  ha perduto molto di più, un punto di riferimento umano esemplare, l’exemplum incarnato della fede, della speranza e della carità, convissute per anni – più di trent’anni! – con la sofferenza, anzi da questa alimentate, raffinate e rafforzate.

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