Nietzsche

NiezcheArticolo pubblicato su Tracce

Nietzsche: il destino dell’uomo sull’abisso della vita

«Quei pensatori in cui tutte le stelle si muovono in orbite cicliche non sono i più profondi; chi scruta entro se stesso come in un immenso spazio cosmico e porta in sé vie lattee sa anche come siano irregolari tutte le vie lattee: esse conducono dentro al caos e al labirinto dell’esistenza» (Gaia scienza 322).

di Giampaolo Cottini

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Mill John Stuart

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John Stuart Mill

Tratto da www.paginecattoliche.it

di Ugo Viglino

Filosofo ed economista, figlio di James, n. il 20 maggio 1806 a Londra, m. l’8 maggio 1873 ad Avignone. Il cognome Stuart lo adottò per riconoscenza al facoltoso Sir John Stuart che aveva sovvenzionato suo padre. Educato e istruito personalmente dal padre, fu di una precocità straordinaria. A 3 anni iniziò lo studio del greco. Fra i 5-12 anni percorse gran parte della letteratura greco-latina (Senofonte, Platone, Esopo, Erodoto, Plutarco, Diogene Laerzio, ecc.), autori inglesi (Shakespeare, Wlter Scott, Campbell, ecc.), oltre gli elementi di aritmetica, geometria, algebra, calcolo differenziale.

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Joseph de Maistre

Corrispondenza Romana, n.827/06 del 4 ottobre 2003

De Maistre

Il 250° anniversario della nascita di Joseph de Maistre

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Immanuel Kant: la pura ragione e la morale del dovere

Articolo pubblicato su Tracce
di Mariano Vezzali

Dai primi decenni del ‘700, le posizioni preminenti nella cultura europea sono acquisite dalla Francia e dall’Inghilterra. Il movimento illuministico, che si diffonde durante il regno di Luigi XV, annovera fra i suoi primi rappresentanti Montesquieu, che nel 1721, ventisette anni prima dello Spirito delle leggi, pubblica le Lettere persiane, opera estremamente critica verso l’antico regime e verso la cultura tradizionale. In Inghilterra si diffonde invece il pensiero di Locke, favorevole, da un punto di vista politico, ad un nuovo assetto costituzionale della monarchia, ed orientato, nel campo filosofico, ad un superamento della metafisica.

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Romano Guardini

Romano GuardiniIl Timone – n. 20 Luglio/Agosto 2002

Filosofo, teologo, letterato, psicologo, fenomenologo, ma soprattutto credente e cattolico. Seppe interpretare la realtà dell’uomo e del mondo alla luce della fede e della ragione.

di Maurizio Schoepeflin

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Nicolás Gómez Dávila

Gomez Davila

Nicolás Gómez Dávila

pubblicato dal settimanale Tempi

L’hidalgo di Cristo. Postmoderno

Dalle Ande agli Appennini, in attesa di una calata dalle Alpi alle piramidi, sbarca in Italia un ispanofono noto nel mondo di lingua tedesca e tradotto da un germanista. Come dire: passaggio dal Manzanarre al Reno. Un suo pionieristico scopritore ne descrive mentalità, tecnica espressiva, efficacia. E una fissazione: glossare, continuamente “in progress”, un misterioso “testo implicito”. Che esplicitamente manda all’aria le presunzioni e le (false) certezze del “progetto illuministico”

di Giovanni Cantoni

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Galileo Galilei

GalileoIl pensiero e le opere

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Ludwig Feuerbach

Ludwig Feuerbach Il Timone – n. 16 Novembre/Dicembre 2001

È considerato il padre dell’ateismo moderno. Da lui dipende anche Marx. Ma aveva una idea sbagliata dell’uomo e su quella ha creduto di fondare la negazione di Dio.

di Maurizio Schoepflin

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Auguste Comte: fede positivista e religione dell’umanità

August Comte

Auguste Comte

Articolo pubblicato su Tracce

di Franco Di Giorgio

Non è facile trovare nel panorama culturale odierno chi si interessi del pensiero e dell’opera di Auguste Comte (1798-1857), quasi fosse esaurita l’attualità di un filosofo che innegabilmente esercitò una grande influenza, seppur indiretta, sulla mentalità della borghesia ottocentesca. Tuttavia a noi sembra che la parabola descritta dal pensiero di Comte sia oggi estremamente attuale, in quanto in esso ritroviamo il nucleo teoretico più sistematico e logico su cui si basano alcune soluzioni date al problema umano nella società contemporanea.

Occorre per questo però porre attenzione all’intero procedere sistematico del fondatore della filosofia positiva, dall’intuizione giovanile (1822) della «legge dei tre stadi» fino alla progettazione della «religione dell’umanità», che non può essere ridotta come fanno alcuni interpreti a mero frutto di pazzia senile, dal momento che in essa trova compimento coerente la stessa intuizione iniziale.

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La storicità della filosofia in Aristotele

www.cultura cattolica.it

 di Paolo Ravalli

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