
Per governare la globalizzazione non servono ideologia e invettive apocalittiche, ma amore per la realtà ed educazione dell’umano. Fame, biotecnologie, numeri dello sviluppo e storie esemplari alla vigilia del Vertice Fao di Roma
di Rodolfo Casadei
Giu 14
Per governare la globalizzazione non servono ideologia e invettive apocalittiche, ma amore per la realtà ed educazione dell’umano. Fame, biotecnologie, numeri dello sviluppo e storie esemplari alla vigilia del Vertice Fao di Roma
di Rodolfo Casadei
Giu 14
Giu 14
Claude-Henri Rouvroy, conte di Saint-Simon
Capitolo 9 de “I mostri della ragione” di Rino Cammilleri
«L’umanitarismo come idea politica è un luogo comune, come
idea religiosa un equivoco, come idea etica un’illusione»
Arthur Schnitzler
Giu 14
“Parvus”
Articolo pubblicato sul n. 173 di Cristianità
In un’accurata biografia La ricostruzione dettagliata della figura e dell’importanza di uno dei personaggi di maggior peso della Rivoluzione negli anni a cavallo fra il secolo XIX e il XX, antesignano della stretta collaborazione fra alta finanza e internazionale socialcomunista.
di Oscar Sanguinetti
Giu 14
di Antonio Saccà
E’ interessante compiere un’operazione in voga nel recente passato, quella di cogliere sociologicamente la fortuna di un autore. Sarebbe interessante capire perché Karl Popper conosce oggi una nuova fortuna, soprattutto da parte di coloro i quali ritengono una conquista del pensiero la teorizzazione della “società aperta”.
In realtà la società aperta va collocata in un determinato momento della storia, nel momento in cui i totalitarismi si affermavano e con i totalitarismi si affermava la negazione di ogni critica, del valore dell’individuo, della comprensione tra culture. In questo senso la società aperta, se considerata come opposizione al totalitarismo, è una rilevante teorizzazione dell’uomo che libera il pensiero e lo critica da se stesso, dell’uomo che sa proporre e opporsi alla proposizione e quindi è esattamente il contrario del totalitarismo, eminentemente affermativo e unilaterale.
Giu 14
Voci per un Dizionario del Pensiero Forte
di Paolo Mazzeranghi
Giu 14
di Giovanni Cantoni
Gli accadimenti che, con straordinaria velocità, connotano non solo il nostro secolo in genere, ma segnano in specie i decenni, gli anni, i mesi e le settimane in cui si suddivide il tempo che viviamo, giungendo a marcare anche i giorni e le ore, danno luogo a una tragica rappresentazione che, pur svolgendosi qua e là nel mondo, dai mezzi di comunicazione di mas-sa è talora avvicinata all’aristotelica unità di tempo e di luogo. E questa perfezione rappresentativa non è l’ultimo mezzo cui la Provvidenza pare ricorrere perché gli uomini intendano e, nella misura in cui è possibile collegialmente, si ravvedano.
Giu 14
di Juan Vallet de Goytisolo
Il dizionario ci offre tre significati del termine tecnica, che possono essere messi in relazione con la politica: – insieme di conoscenze delle quali si serve la scienza politica con finalità operativa; – insieme di procedimenti e risorse inclusi nell’arte della politica; – la perizia e abilità di una persona [tecnocrate?] nell’uso di quei procedimenti e risorse in politica. Secondo lo stesso dizionario, sviluppo è azione o effetto di accrescere che, a sua volta, significa “accrescere o dare incremento a una cosa” oppure portare una teoria alle sue ultime conseguenze.
Messi in relazione questi significati, si stabilisce qual’è il significato dello sviluppo o crescita che la tecnica, appoggiata alla scienza operativa e applicata all’arte della politica, vorrebbe in estensione e intensità, del potere dello Stato. Ma ciò è – per reggere maggiormente e meglio, e con quale criterio, gli affari pubblici? – oppure per il raggiungimento ed il mantenimento del potere scientifico?
Giu 14
di Juan Vallet de Goytisolo
Esposte le ragioni per le quali la concezione tecnocratica dello Stato conduce fatalmente a una pianificazione totalitaria del paese (cfr. L’ideologia tecnocratica e il totalitarismo statale, “ABC”, del 14/2/70), conviene analizzarne le prevedibili conseguenze. La libertà di iniziativa individuale e degli organismi sociali, che viene persa con quella concezione, si pretende venga compensata con le prestazioni erogate dallo Stato. Ma questo deve previamente sottrarle alla stessa società, specialmente per mezzo delle imposte, col che riduce le possibilità di autofinanziamento di questa.
Giu 14
Voci per un Dizionario del Pensiero Forte
di Paolo Mazzeranghi