I crediti di carbonio: salvezza del pianeta o un elaborato schema truffaldino?

Tradizione Famiglia Proprietà newsletter 16 Agosto 2024 

di Edwin Benson

Cosa sono i crediti di carbonio? Questa semplice domanda non sembra avere una risposta semplice. Per chiunque creda che esistano la realtà e la verità oggettive, questo fatto da solo dovrebbe essere un segnale preoccupante.

Pensate a una transazione tipica, magari l’acquisto di un pieno di benzina. Vado alla stazione di servizio. Consegno una certa somma di denaro e ricevo la benzina. Il carburante è un oggetto tangibile che desidero perché permette alla mia auto di portarmi dove voglio.

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La vocazione civico-politica dei Cristiani nella società

Fides Catholica  n. 1  gennaio-giugno 2024

Giuseppe Brienza

«Quella medesima sollecitudine per l’uomo

che ci spinge ad essere vicini ai poveri e agli ammalati

ci rende attenti a quel fondamentale bene umano

che è la famiglia fondata sul matrimonio.

Oggi è necessaria una politica della famiglia e per la famiglia»

(Benedetto XVI, Udienza agli Amministratori della Regione Lazio, 11 gennaio 2007)

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La denatalità causata dal mancato valore del figlio

La Nuova Bussola quotidiana 23 Agosto 2024

Una ricerca americana evidenzia che tra i 50enni che non hanno avuto figli, non li hanno avuti semplicemente perché non li volevano. La causa economica è solo seconda, quella primaria è perché non si dà valore al figlio.

Tommaso Scandroglio

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I martiri gesuiti del Sudamerica (di Celestino Testore)

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(da Totus Tuus network)

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Il film “Mission” (1987, 7 premi Oscar) è un capolavoro cinematografico che, purtroppo, riprone il “mito del buon selvaggio” che, da J.-J. Rousseau ad Elly Schlein, continua ad infettare la cultura occidentale.  Si tratta di un mito socialistico, secondo cui il cucciolo d’uomo nasce naturalmente buono e non ha bisogno di educazione, regole, né di correzioni. Questa “bontà innata” condurrebbe all’adorazione della natura, all’inutilità di qualsivoglia etica, all’assenza di proprietà privata e a una totale uguaglianza.

Ancora oggi, ci dicono che i selvaggi (americani, africani e asiatici, ecc.), devono essere accettati come sono: al punto da colpevolizzarci se sosteniamo la necessità di insegnar loro i rudimenti del vivere civile.

Come stanno davvero le cose? Il protagonista del libro, il Beato Rocco Gonzalez, fu davvero missionario tra i guaranì. Egli e i 150 anni di missioni in Sud America dei Gesuiti ci hanno dimostrato il contrario:  “gli indios guaranì erano antropofagi, non solo per rancori di guerra, ma anche per l’avidità della gola; praticavano la poligamia, erano tanto imprevidenti che non lavorarono mai più terreno di quello che bastasse per sfamarli. Le donne raccoglievano il cotone che bastava alla necessità immediata, lasciando perire il resto sulla pianta. Uomini e donne avevano per il lavoro la medesima ripugnanza che per la previsione dell’avvenire. E le stesse buone qualità, che possedevano (come il valore guerriero e l’amore dei figli), degeneravano in vizi gravi, come quello di non castigate mai i loro piccoli, i quali si abituavano così a far sempre quello che veniva loro in mente o ad abbandonarsi in guerra alle crudeltà del cannibalismo o allo sterminio dei nemici“.

A fronte della propaganda anti-occidentale, rispondiamo da un lato con la bestialità dei nativi americani. Dall’altro con i maestosi resti (ancora oggi visibili su google) delle reducciones: città costruite dagli indios per gli indios, sotto la guida dei gesuiti.

Il tormentato ultimo viaggio di Pio IX

Cronaca Numismatica 17 Novembre 2020

Una rarissima medaglia fu “conferita” dalla Massoneria a quanti capeggiarono i disordini durante la traslazione della salma di Pio IX, ultimo Papa Re.

di Giancarlo Alteri

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«Il dogma del sistema: abolire le nazioni»

La Verità 29 Luglio 2024

Il grande filosofo: «Tutti i partiti sono “progressisti”: puntano a comprimere l’azione degli esecutivi a favore di istituzioni sovrastatali. Il governo rappresentativo era il fine della politica: ora è un ostacolo da rifuggire»

di Martino Cervo e Elisa Grimi

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S. Giacomo Berthieu S.J., martire dell’ecumenismo verso le religioni africane (di Victor sartre S.J.)

animalfarm

(da Totus Tuus network)

[per leggere e scaricare il vol. clic sulla foto]

Dopo i martiri del dialogo con i “buoni selvaggi”, con i “poveri pellirosse” e con i “pacifici indù”, è la volta di un Martire dell’ecumenismo con le religioni africane.

C’è da dire che le biografie di questi martiri sono più appassionanti di quelle del Sandokan di salgariana memoria: è infatti evidente che, oltre che santi, questi missionari sono stati dei veri eroi, Uomini con la “u” maiuscola. La speranza è che conoscendoli, i pastori di anime della nostra povera Italia, ritrovino coraggio e ardimento: “Il beato martire Giacomo Berthieu mantenne questa parola del Signore finché rinunciò alla vita, piuttosto che allontanarsi dalla fede” (Benedetto XVI, Lett. Apost. del 21/10/2021).

Purtroppo abbiamo perso la certezza per cui, senza il cattolicesimo, non si può parlare di civiltà, ma soltanto di barbarie: Benedetto XVI afferma che il Padre Berthieu “lottò contro l’ingiustizia(Omelia per la canonizzazione). Si tratta di una lotta propria del laicato, ma che caratterizza anche tutti i santi martiri, proprio perché senza cattolicesimo la società inselvatichisce: possiamo avere una bella volontà di dialogare, ma quelli ci massacreranno sempre.

Conclude il Papa: “La vita di questo evangelizzatore […] aiuti i numerosi cristiani oggi perseguitati a causa della fede!” (ibidem). Anche noi europei siamo perseguitati, perchè viviamo sotto il totalitarismo di una democrazia senza valori.

Radici giacobine del fascismo? Commento alle tesi di De Felice

Alta terra di lavoro 26 Luglio 2024

di Luca Fantini

«Di quale “contemporaneità” Spengler ritenesse degna la mia rivoluzione, non mi spiegò (…) Sarei stato fiero se egli avesse appaiato temporalmente, ideologicamente, il fascismo ai sogni giacobini di Robespierre, di Saint-Just, di Rossel, di Cipriani, i puri della rivoluzione militante (…)» B. Mussolini, in Y. De Begnac, “Taccuini mussoliniani”, Bologna 1990, pag. 598

«Mussolini non si stanca di celebrare sempre di nuovo la Comune di Parigi, “sangue fecondo, sangue che ci è sacro”. Solo il sangue porta avanti la storia (…) Per Mussolini quella che Marx e Lenin considerano una visione scientifica del corso necessario della storia (…) si costituisce come una “fede” (…) “Nessuna vita senza spargimento di sangue”»
E. Nolte, “Il giovane Mussolini”, Varese 1993, pp. 22-63

«Non sorprende che, nelle conversazioni con Emil Ludwig, Mussolini citi Blanqui. Il rivoluzionario francese, una citazione della quale sarà da lui posta come motto nella testata del “Popolo d’Italia” nel 1915, non è forse l’erede di una sinistra giacobina incarnata da Babeuf in Francia e da Buonarroti in Italia, e che coniuga radicalismo repubblicano, comunismo utopistico e patriottismo rivoluzionario?» P. Milza, “Mussolini”, Roma 2000, pp. 42-43

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Le apparizioni di Maria nella storia della Salvezza

Il Corriere del Sud n.5 1 Maggio 2024

Come e perché la Madre di Dio sta apparendo da due millenni guidando i fedeli con la sua presenza ed i suoi messaggi

di suor Daniela del Gaudio

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I poveri del Libano

Newsletter Agosto 2024 n. 9

Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza www.ouipourlavielb.com Facebook: Damiano Puccini

di padre Damiano Puccini

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