Ludwig Feuerbach

Ludwig Feuerbach Il Timone – n. 16 Novembre/Dicembre 2001

È considerato il padre dell’ateismo moderno. Da lui dipende anche Marx. Ma aveva una idea sbagliata dell’uomo e su quella ha creduto di fondare la negazione di Dio.

di Maurizio Schoepflin

Continua a leggere

Auguste Comte: fede positivista e religione dell’umanità

August Comte

Auguste Comte

Articolo pubblicato su Tracce

di Franco Di Giorgio

Non è facile trovare nel panorama culturale odierno chi si interessi del pensiero e dell’opera di Auguste Comte (1798-1857), quasi fosse esaurita l’attualità di un filosofo che innegabilmente esercitò una grande influenza, seppur indiretta, sulla mentalità della borghesia ottocentesca. Tuttavia a noi sembra che la parabola descritta dal pensiero di Comte sia oggi estremamente attuale, in quanto in esso ritroviamo il nucleo teoretico più sistematico e logico su cui si basano alcune soluzioni date al problema umano nella società contemporanea.

Occorre per questo però porre attenzione all’intero procedere sistematico del fondatore della filosofia positiva, dall’intuizione giovanile (1822) della «legge dei tre stadi» fino alla progettazione della «religione dell’umanità», che non può essere ridotta come fanno alcuni interpreti a mero frutto di pazzia senile, dal momento che in essa trova compimento coerente la stessa intuizione iniziale.

Continua a leggere

La storicità della filosofia in Aristotele

www.cultura cattolica.it

 di Paolo Ravalli

Continua a leggere

Sant’Agostino

AgostinoLa vita, le opere, il pensiero e un articolo tratto da: Il Timone
n. 5 Gennaio/Febbraio 2000

Agostino il santo della Grazia

di Maurizio Schoepflin

Continua a leggere

Umanesimo cristiano

contributo editato da Diesse (Milano 1992 – 1995)

col titolo:  L’alba della modernità

S Agostino

S Agostino

Continua a leggere

Storia della filosofia in sintesi

filosofiSchematizzando si può riassumere la storia della filosofia in tre grandi epoche:

1) quella antica (o classica) dominata dall’idea che la realtà, la cui oggettività è percepita con forza, sia ordinata e buona, ma solo nella sua struttura portante, nei suoi aspetti universali: il concreto, il singolare (io che scrivo e tu che leggi, il mio scrivere e il tuo leggere, e ogni fatto e atto della nostra e di chiunque vita) non hanno senso.

Continua a leggere

Pensiero forte e pensiero debole: la radice dei valori

Trascrizione della relazione tenuta al Serra Club di Livorno l’11 febbraio 2002 dalla dottoressa Laura Boccenti Invernizzi sul tema: Pensiero forte e pensiero debole: la radice dei valori
pensiero forte

Laura Boccenti Invernizzi

Continua a leggere

Origini della filosofia

filosofiaPerché in Grecia

la filosofia nasce in Grecia, e non in altre civiltà (Egitto, Mesopotamia, Persia). E’ tesi condivisa che tale origine si spieghi con le particolari condizioni che il mondo greco offriva:

– in ambito politico: la libertà
– in ambito culturale: un senso critico più sviluppato che presso altre culture, e la volontà di capire, spiegare la realtà in termini razionali.

Lo stesso mito greco, e la religione greca, non contengono quegli elementi mostruosi e irrazionali che si trovano presso altri popoli; in particolare i greci avevano, ancor prima della nascita della filosofia, un vivo senso che la realtà obbedisce a delle leggi razionali, ossia è retta dalla giustizia. Vediamo qualche brano che illustra tale convinzione.

Continua a leggere

Il Libertinismo

A cura di D.Fusaro ed E. Polverelli

Continua a leggere

Il pericoloso errore del relativismo etico

 relativismoArticolo pubblicato su L’Osservatore Romano
lunedì-martedì 3-4 febbraio 2003

di Robert Spaemann

La «Nota» della Congregazione per la Dottrina della Fede qui presentata critica un pre-giudizio, che nel mondo occidentale è ormai divenuto elemento costitutivo della “political correctness”. Il pre-giudizio si può riassumere nelle seguenti tesi: 1. I valori più alti di un ordine democratico liberale sono la tolleranza ed il pluralismo. 2. La tolleranza è inconciliabile con la convinzione di essere in possesso di una verità assoluta e definitiva. 3. L’ordine giuridico di uno stato liberale si fonda esclusivamente sulla volontà dei suoi cittadini. Esso non può pertanto presupporre alcun principio etico, la cui universalità sia riconosciuta solo da una parte dei cittadini. 4. Non esiste una realtà, come il «Diritto naturale». Il diritto può proibire solo azioni, che vanno contro la volontà di coloro che sono toccati dalle conseguenze di una tale azione.

Continua a leggere