Un caposaldo della dottrina sociale della Chiesa
di Hugo Tagle Martínez
Il regnante Pontefice Giovanni Paolo II, nel suo discorso ai partecipanti al XXIX convegno nazionale di studio della Unione Giuristi Cattolici Italiani, tenuto il 25 novembre 1978, dopo avere ricordato che “l’uomo è essere intelligente e libero, per naturale destinazione ordinato a realizzare le potenzialità della sua persona nella società. Espressioni di questa sua connaturale socialità sono la società naturale fondata sul matrimonio uno e indissolubile quale è la famiglia, le libere formazioni intermedie; la comunità politica, di cui lo Stato nelle sue varie articolazioni istituzionali è la forma giuridica”.
“Questo deve assicurare a tutti i membri la possibilità di un pieno sviluppo della loro persona“, conclude: “Queste libertà non sarebbero rispettate, né nella lettera né nello spirito, se prevalesse la tendenza ad attribuire allo Stato ed alle altre espressioni territoriali del potere pubblico una funzione accentratrice ed esclusivista di organizzazione e di gestione diretta dei servizi o di rigidi controlli, che finirebbe con lo snaturare la funzione legittima loro propria di promozione, di propulsione, di integrazione e anche – se necessario – di sostituzione dell’iniziativa delle libere formazioni sociali secondo il principio di sussidiarietà“.
Sempre Giovanni Paolo II, nel discorso alla 169a assemblea plenaria della conferenza episcopale polacca, del 5 giugno 1979, afferma “che lo Stato comprende la sua missione verso la società secondo il principio di sussidiarietà (principium subsidiarietatis), che cioè vuole esprimere la piena sovranità della nazione“.
Ancora recentemente il Santo Padre, nella esortazione apostolica Familiaris consortio, del 22-11-1981, ha ribadito che “la società, e più specificamente lo Stato, […] nelle loro relazioni con la famiglia sono gravemente obbligati ad attenersi al principio di sussidiarietà“. Questo fondamentale principio dell’ordine sociale e, quindi, della dottrina sociale naturale e cristiana, è accuratamente studiato ed esposto nei suoi molteplici aspetti e nelle sue rilevanti conseguenze da Hugo Tagle Martinez, professore di filosofia e storia del diritto nella facoltà di diritto della Pontificia Università Cattolica del Cile e di storia delle dottrine economiche nella Università Santa Maria di Valparaiso, autore di numerosi studi, tra i quali due opere sulla dottrina pontificia a proposito di economia e di politica.