Quando il ”Tu” è un segno di disprezzo

TuArticolo pubblicato su Il Tempo il 16 luglio 1998

di Carlo Sgorlon

Qualcuno si lamenta che si stia perdendo l’abitudine di dare del “lei” alle persone umili, spesso sventurate, costrette a vivere negli asili per vecchi, negli ospedali, nelle carceri, nei riformatori. Giusta lamentela. E’ una questione di forma e di abitudine, senza dubbio. Ma anch’esse diventano importantissime quando qualcuno vive in una situazione umiliante, e per lui diventa di grandissimo momento essere rispettato e riconosciuto nella sua dignità di persona.

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Basta truccare le carte

Avvenire 13 maggio 2005

Nel referendum astenersi non è una “frode alla Costituzione”, come ha affermato La Stampa ma un diritto dell’elettore riconosciuto dalla stessa carta costituzionale  .

di Dino Boffo

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Vaniloqui sul matrimonio

omosessualità_RomaPubblicato su L’Indipendente
13 maggio 2005

Dissoluzione sociale e disperazione individuale

di Giovanni Formicola

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Se sei cortese ti avvicini alla santità

cortesiapubblicato su Avvenire
del 13 dicembre 2002

di Alfredo Cattabiani

Mi pare utile un sintetico commento alla polemica fra Cesare Viviani e Gilberto Finzi sulla cortesia che è uno dei fondamenti del vivere armonico perché consiste nel predisporre l’animo altrui alla benevolenza e al buon umore. E’ un atto di suprema civiltà e anche conveniente, come ci ricordano due proverbi: «La cortesia ci conserva gli amici» e «La cortesia ci procura amici e la verità cruda ci procura l’odio».

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Se il gesuita ti alleva l’anticlericale

gesuiti_educazioneArticolo pubblicato su Tempi n.1 anno 6

Dagli Stati Uniti all’Africa, da Cuba alla Spagna, le scuole cattoliche sono state fucine di avversari della Chiesa

di Rodolfo Casadei

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Rinasce la metafisica: ma quale?

metafisicaArticolo pubblicato sul Corriere del Sud,
15-31 luglio 2001
di Oscar Sanguinetti

Pare che nei corsi per manager i guru della formazione abbiano da qualche tempo iniziato a considerare – e a veicolare – soluzioni in senso lato «cristiane» come «ricette» atte a garantire modi efficienti di organizzazione alle imprese, ai gruppi e, forse in prospettiva, a segmenti sempre più ampi della società umana. Proprio per la loro indole pacifica e per il loro orientamento alla soluzione «indolore» dei problemi e dei conflitti umani, per il clima «disteso» che creerebbero, per la giusta impostazione dei diritti/doveri che darebbero, i valori cristiani, in questa ottica, sarebbero in sostanza un collante sociale tenace e dalla durata lunga e garantita

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Addirittura sociologia della baldoria

baldoriail Domenicale. Settimanale di cultura, anno 3, numero 22, 29 maggio 2004

Lo statunitense Randall Collins lo chiama carousing. È la scienza che studia le occupazioni rituali, piacevoli e ostentatamente non produttive. Come l’arte di fumare il sigaro, anzi il “cubano”. Del resto, per il filosofo Josef Pieper è l’otium la radice della cultura

di Massimo Introvigne

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Gioventù bucata alle orecchie. Stoica sofferenza per la moda

piercingPubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno
del 24 marzo 1995

Una usanza nata a Londra ha ormai invaso l’Europa. Maschi o femmine, i giovani ne sono contagiati. I moventi psicologici e i richiami a teorie primitive. Conseguenze fisiche di una pratica che sa tanto di punk nuova maniera.

di Nicola Simonetti

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Il buon selvaggio

Maurizio_CostanzoArticolo pubblicato su Tempi n.44
30 Ottobre 2003

Come scrisse Mary McCarty ad Hannah Arendt: «Perché non posso uccidere mia nonna, se ne ho voglia?». Perché, scusate l’iperbole, finireste in galera senza passare dal Costanzo Show. Aporie di un moderno tra i moderni. Girotondo intorno a Sua Bontà

di Rodolfo Casadei

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Ma complottardo sarà lei

complottoArticolo pubblicato su Avvenire del 11 ottobre 1988

Il realismo cattolico e le «leghe dei birbanti» di ieri e di oggi

di Maurizio Blondet

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