Obiezioni più gravi possono sorgere – e sono state espresse – circa il mio uso della parola “cristiano” per indicare chi accetta le dottrine comuni del cristianesimo. Mi chiedono: «Chi sei tu, per stabilire chi è e chi non è cristiano?»; oppure: «Non è possibile che persone cui non è dato credere a queste dottrine non siano spesso molto più autenticamente cristiane, più vicine allo spirito di Cristo, di tanta gente che vi crede?”. Ora, questa obiezione è in un certo senso molto giusta, molto caritatevole, molto spirituale, molto acuta. Ha tutti i pregi del mondo, tranne quello di essere utile.
Mag 17
Quando il ”Tu” è un segno di disprezzo
di Carlo Sgorlon
Qualcuno si lamenta che si stia perdendo l’abitudine di dare del “lei” alle persone umili, spesso sventurate, costrette a vivere negli asili per vecchi, negli ospedali, nelle carceri, nei riformatori. Giusta lamentela. E’ una questione di forma e di abitudine, senza dubbio. Ma anch’esse diventano importantissime quando qualcuno vive in una situazione umiliante, e per lui diventa di grandissimo momento essere rispettato e riconosciuto nella sua dignità di persona.
Mag 16
Basta truccare le carte
Nel referendum astenersi non è una “frode alla Costituzione”, come ha affermato La Stampa ma un diritto dell’elettore riconosciuto dalla stessa carta costituzionale .
di Dino Boffo
Mag 16
Vaniloqui sul matrimonio

Dissoluzione sociale e disperazione individuale
di Giovanni Formicola
Mag 16
Se sei cortese ti avvicini alla santità
di Alfredo Cattabiani
Mi pare utile un sintetico commento alla polemica fra Cesare Viviani e Gilberto Finzi sulla cortesia che è uno dei fondamenti del vivere armonico perché consiste nel predisporre l’animo altrui alla benevolenza e al buon umore. E’ un atto di suprema civiltà e anche conveniente, come ci ricordano due proverbi: «La cortesia ci conserva gli amici» e «La cortesia ci procura amici e la verità cruda ci procura l’odio».
Mag 16
Se il gesuita ti alleva l’anticlericale
Dagli Stati Uniti all’Africa, da Cuba alla Spagna, le scuole cattoliche sono state fucine di avversari della Chiesa
di Rodolfo Casadei
Mag 16
Rinasce la metafisica: ma quale?

Pare che nei corsi per manager i guru della formazione abbiano da qualche tempo iniziato a considerare – e a veicolare – soluzioni in senso lato «cristiane» come «ricette» atte a garantire modi efficienti di organizzazione alle imprese, ai gruppi e, forse in prospettiva, a segmenti sempre più ampi della società umana. Proprio per la loro indole pacifica e per il loro orientamento alla soluzione «indolore» dei problemi e dei conflitti umani, per il clima «disteso» che creerebbero, per la giusta impostazione dei diritti/doveri che darebbero, i valori cristiani, in questa ottica, sarebbero in sostanza un collante sociale tenace e dalla durata lunga e garantita
Mag 16
Addirittura sociologia della baldoria
Lo statunitense Randall Collins lo chiama carousing. È la scienza che studia le occupazioni rituali, piacevoli e ostentatamente non produttive. Come l’arte di fumare il sigaro, anzi il “cubano”. Del resto, per il filosofo Josef Pieper è l’otium la radice della cultura
di Massimo Introvigne
Mag 15
Gioventù bucata alle orecchie. Stoica sofferenza per la moda

Una usanza nata a Londra ha ormai invaso l’Europa. Maschi o femmine, i giovani ne sono contagiati. I moventi psicologici e i richiami a teorie primitive. Conseguenze fisiche di una pratica che sa tanto di punk nuova maniera.
di Nicola Simonetti
Mag 15
Il buon selvaggio

Come scrisse Mary McCarty ad Hannah Arendt: «Perché non posso uccidere mia nonna, se ne ho voglia?». Perché, scusate l’iperbole, finireste in galera senza passare dal Costanzo Show. Aporie di un moderno tra i moderni. Girotondo intorno a Sua Bontà
di Rodolfo Casadei