Il comunismo di Tettamanzi

Tettamanzi

mons: Dionigi Tettamanzi

Articolo pubblicato su Il Foglio 9 dicembre 2004

Nel discorso ai milanesi cose giuste, ma niente libertà né responsabilità

di Giuliano Ferrara

La forza del cristianesimo, per l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, è nella sua debolezza. In un libro di notevole acume, curato dal vaticanista della Rai Giuseppe De Carli, il cardinale afferma che “la debolezza è un elemento essenziale, qualificante e decisivo della fede cristiana”. Naturalmente questa è “una debolezza che non ha paura di nessuno” e che “non si esprime in un complesso di inferiorità bensì in un complesso d’amore” verso tutti, perché tutti debbono essere incontrati dai pastori del “piccolo gregge” evangelico, e tutti amati. Continua a leggere

L’onda musulmana e i calcoli sbagliati sull’immigrazione

preghiera islamArticolo pubblicato su il Giornale
7 dicembre 2004

I dati sulla presenza islamica sono resi noti postulando che l’emigrazione in Italia da un determinato Paese si divida fra le varie appartenenze religiose in proporzione alle appartenenze religiose in quel Paese secondo le statistiche ufficiali. Ma non è proprio così.

di Massimo Introvigne

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Rupnik: l’arte torni in chiesa

Marko Ivan Rupnik

padre Marko Ivan Rupnik

Articolo pubblicato su Avvenire 21 ottobre 2004

Parla il teologo e artista: «I luoghi sacri sono poveri di immagini. Non è curioso che la maggioranza delle nuove chiese venga sempre fotografata senza persone? O che nei cataloghi degli architetti non figurino mai le celebrazioni?» «Eppure le raffigurazioni contemporanee non sono estranee al sacro, rovesciano all’esterno il cuore umano: un cuore straziato, ma è lì che Dio abita»

di Paola Springhetti

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Dal Gesù flagellato ai Vangeli sforbiciati: “The Passion” riscritta da Mel Gibson

Passionda Espresso on line

Più che il dialogo con gli ebrei, il Vaticano vede in pericolo la fede nella storicità dei Vangeli. E teme il ritorno di un’antica eresia, che eliminava dalla Bibbia le pagine politicamente scorrette

di Sandro Magister

ROMA – C’è una questione ebraica aperta dal film di Mel Gibson “The Passion of the Christ”, in visione già in mezzo mondo: nelle due Americhe, in Polonia, paese natale di Giovanni Paolo II, e dal 7 aprile, mercoledì santo, in Italia e a Roma. Ma c’è anche una questione cattolica, tutta interna alla Chiesa. Così cattolica che il predicatore ufficiale della casa pontificia, il francescano Raniero Cantalamessa, ha dedicato ad essa l’intera sua prima predica di quaresima al papa e agli altri capi di curia, venerdì 12 marzo, nella cappella vaticana “Redemptoris Mater”. E sia l’una che l’altra questione sono tanto più serie quanto più toccano non il film – discutibile come ogni creazione cinematografica e artistica – ma il suo soggetto: i quattro Vangeli nel loro nucleo più antico e centrale, i racconti della passione.

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Modernismo e antimodernismo nell’epoca di Pio X (2)

Orione_coverTesto del prof. Roberto De Mattei tratto dall’opera “Don Orione negli anni del modernismo“, edita da Jaca Book, Milano 2002, pp. 320, Euro 23, e curato da Don Flavio Peloso dell’Opera Don Orione.

II. L’ANTIMODERNISMO DI PIO X

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L’eresia è sempre una. E il nemico è sempre Roma

contro_chiesaArticolo pubblicato su Tempi n. 10 anno 6

L’eresia è sempre una. Ed è sempre al servizio degli Imperatori. L’idea specifica del cristianesimo è l’unione perfetta del divino e dell’umano, che si è realizzata individualmente nel Cristo e si realizza socialmente nell’umanità cristiana, nella quale il divino è rappresentato dalla Chiesa  e l’umano dallo Stato. Questo rapporto intimo dello Stato con la Chiesa presuppone il primato di quest’ultima, poiché il divino viene prima ed è più alto dell’umano. L’eresia attaccava appunto l’unità perfetta del divino e dell’umano in Gesù Cristo per scalzare alla base il legame organico della Chiesa con lo Stato e per attribuire a quest’ultimo un’indipendenza assoluta

di Vladimir Solov’ëv

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Lo gnosticismo

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale
Voci per un Dizionario del Pensiero Forte
gnosticismo

di Ermanno Pavesi

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Il Giansenismo e le sue modalità d’azione

Giansenio

Cornelio Giansenio

www.paginecattoliche .it

Come è noto, la Rivoluzione francese fu il frutto di una profonda preparazione ideologica, che, dal Rinascimento e dal protestantesimo, passando attraverso il deismo e l’illuminismo, giunse alla completa empietà, espressa con tutta chiarezza nelle realizzazioni politiche e religiose del sollevamento repubblicano del 1792.

Il giansenismo, quinta colonna nella Chiesa

A una prima considerazione, la lotta sulla fine del secolo XVIII sembrerebbe delinearsi in termini molto chiari: da una parte la Chiesa, dalla parte opposta l’insieme di correnti e sette dichiaratamente empie – protestantesimo, filosofismo, illuminismo, ecc. – che si potrebbe chiamare l’anti-Chiesa. In realtà il panorama era più complesso.

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La meravigliosa storia del Rosario *

Cristianità n. 275-276 (1998)

santo_rosario

di Massimo Introvigne

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Se Dio esiste, da dove viene il male?

guerraArticolo pubblicato su © Il Timone – n. 16 Novembre/Dicembre 2001

L’incontro con il male genera interrogativi profondi e terribili: perché c’è il male? Qual è la natura del male e qual è la sua causa? Se Dio c’è, come può permettere che esista il male? A causa della drammaticità della sofferenza talvolta la ribellione dei sentimenti prevale sulla visione obiettiva della realtà portando alla proclamazione di un ateismo che ha più le caratteristiche della rivalsa che del giudizio razionale.

di Laura Boccenti

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