di Andrea Menegotto
Per parlare della magia occorre innanzitutto considerare le differenze sostanziali fra questo ambito e quello della religione. Come afferma Massimo Introvigne [1], questa si differenzia dalla religione in quanto l’esperienza magica più che un’esperienza del Divino è un’esperienza del potere, così, se i nuovi movimenti religiosi sono classificabili in base al grado di distacco dalla specifica visione del mondo propria della Chiesa Cattolica, il contesto della magia e dei nuovi movimenti magici è caratterizzato da una pretesa di appropriarsi e possedere con la volontà ciò che nell’esperienza religiosa può essere concepito solo come dono.