Perché molti psicologi contemporanei non considerano più
l’omosessualità come un comportamento sessualmente disordinato?
La posizione non è di carattere scientifico, ma espressione del relativismo nel campo della psicologia, dal momento che, nella sua prospettiva, ogni considerazione sull’omosessualità – e non solo – dev’essere non di tipo oggettivo, ma di tipo soggettivo. Se il soggetto, cioè, si sente gratificato dagli atti omosessuali esso è da considerarsi normale:
di Bruto Maria Bruti