Grande parte della responsabilità per l’enorme numero delle vittime del maremoto in Asia va addossata a una comunità internazionale – Europa in testa – che da decenni ha sposato l’ideologia ambientalista concentrando le risorse finanziarie e scientifiche su un impossibile controllo del clima, piuttosto che sulle possibilità di regolarne le conseguenze, come l’uomo ha fatto per millenni.
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