Un principio valido per la ragione e per la fede è quello secondo il quale la vita umana, la sopravvivenza biologica non è né potrà mai essere il fine ultimo dell’uomo
di P. Thomas M. Tyn O.P.
Nov 19
Un principio valido per la ragione e per la fede è quello secondo il quale la vita umana, la sopravvivenza biologica non è né potrà mai essere il fine ultimo dell’uomo
di P. Thomas M. Tyn O.P.
Nov 19
Articolo pubblicato su Jesus ottobre 2001
Realistiche e libere considerazioni “politicamente scorrette”
di Vittorio Messori
Leggo, in una dichiarazione pubblica di un autorevole prelato cattolico: “Occorre essere consapevoli che la guerra, ogni guerra, porta sempre e solo con sé la miseria”. Affermazione very politically correct , molto in linea -cioè- con la cultura oggi prevalente e, dunque, socialmente accettata. Ma sia permessa qualche realistica osservazione anche a un laico, usufruendo di quella libertà cui il Concilio ci esorta, quando non si tatti di verità di fede dogmaticamente garantite.Diciamo, allora, che bisognerebbe guardarsi da affermazioni drastiche (“sempre”, “solo”) che non riflettono la complessità del reale.
Nov 19
Cristianità, 204 (1992)
Conferenza dell’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, tenuta il 20 gennaio 1992 a Roma, nella sala conferenze di Palazzo Salviati, in occasione della XLIII Sessione 1991-1992 del Centro Alti Studi per la Difesa, trascritta con l’autorizzazione del presule da un opuscolo edito da questo organismo, titolo compreso. S.E. mons. GIOVANNI MARRA, Arcivescovo titolare di Ravello, Ordinario Militare per l’Italia,
Nov 19
(titolo redazionale)
Rubrica Vivaio (383) su Avvenire
del 30 ottobre 1990
La Chiesa, nel suo realismo, sa che l’aggressività tra gli uomini è inevitabile, che di guerre che ne saranno sempre, perché il Cristo ha sì redento il peccato ma non ne ha voluto cancellare le conseguenze. E allora, invece che baloccarsi in un utopico pacifismo che porta a maggior guai, essa nel Medioevo si diede da fare per mettere in gabbia l’aggressività.
di Vittorio Messori
Nov 19
In antichità, popoli guerrieri come i Romani e gli Spartani si preoccupavano di ostacolare e ritardare l’inizio delle guerre. Lo facevano per motivi religiosi. Che col tempo vennero meno.
di Marta Sordi
Nov 19
Ordine e pace. Dei due termini è il secondo quello che campeggia dovunque e comunque ma nel cristianesimo sono inscindibili
di Rino Cammilleri
Nov 19
pubblicato su Tempi, del 19 dicembre .2002, n. 51
Come può un uomo nascere quand’è vecchio? Agli amici rimasti nell’Ideologia, ai giovani in cerca di Ideale. Confessione di un togliattiano.
di Massimo Caprara
Nov 19
di Olavo de Carvalho
Nov 19
I sistemi utopici egualitari sono in realtà regimi terribili dove l’uniformità è garantita dall’impossibilità della differenza: la personalità individuale si annulla e la persona risulta svuotata delle sue prerogative intellettuali e spirituali.
Stefano Doroni
Nov 19
In una società pluralistica, nella quale il pluralismo è ideologico e non soltanto sociale, – quando non soltanto ideologico! -, è di straordinaria importanza e utilità conoscere con precisione gli aspetti culturali e morali delle ideologie che concorrono alla conquista del potere, nella prospettiva della sua gestione e della trasformazione della società e del singolo. Perciò, mentre il protagonismo socialistico domina la scena elettorale e punta al suo acme, riesce di particolare vantaggio una adeguata descrizione della sua “morale”. La esposizione della “rivoluzione sessuale” socialistica – dai suoi presupposti gnostici al suo esito permissivistico – in uno studio che la confronta con la morale cattolica, sulla cui base la giudica. Una sostanziale ripresa dell’intervento dell’autore – su La famiglia e la Rivoluzione sessuale – al convegno promosso da Alleanza Cattolica e da Cristianità a Roma, il 23 e 24 ottobre 1982, sul tema Italia anni 80. Per una presenza cattolica in un mondo socialista (cfr. Cristianità, anno X, n. 91, novembre 1982).
di Massimo Introvigne