Atlantico 11 Settembre 2021
di Fabrizio Borasi
Il drammatico ritiro delle truppe Usa dall’Afghanistan, che per il modo con cui è stato condotto ha rappresentato di per sé uno degli episodi più infelici della recente storia americana, se valutato in una prospettiva di lungo periodo è però significativo perché segna probabilmente la fine di un’epoca, quella dominata dall’ideologia globalista, cioè da quella visione del mondo che considera la storia come un percorso ormai arrivato alla fine e ritiene che l’umanità sia giunta alla soglia di un mondo perfetto dove tutte le differenze culturali e umane tra i popoli sono appiattite, dove gli stati nazionali sono inutili e “sorpassati”, dove gli esperti (da quelli economici, a quelli ambientali a quelli sanitari) si sostituiscono ai governanti nel prescrivere ai cittadini come vivere.
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