Il rapporto pressione fiscale/pil, secondo l’Istat, è cresciuto di 0,2 punti sul ’98
Il governo ha promesso ripetutamente che è sua intenzione ridurre il caro fiscale. Promessa da accogliere con soddisfazione. In attesa di veder concretizzare queste promesse, rimane da registrare il nuovo aumento del carico impositivo registrato nel 1999, secondo quanto riporta l’Istat.
L’anno scorso stato, regioni, comuni e Unione europea hanno intascato quasi un milione di miliardi dai contribuenti. Il fisco, nel suo complesso, incassa 438lire ogni 1.000 lire di reddito prodotto. Secondo l’Istat, la pressione tributaria complessiva è arrivata al 43,8% del prodotto interno lordo, contro il 43,6 dell’anno passato. E, in valore assoluto, il prelievo nel 1999 si è avvicinato a un milione di miliardi: per la precisione, 931.337 miliardi di lire
L’Istat ha infatti misurato il prelievo fiscale e parafiscale su base allargata, tenendo conto cioè anche degli oneri complessivamente sopportati dai contribuenti allo scopo di finanziare non soltanto gli interventi della pubblica amministrazione nazionale, ma anche quelli dell’Unione europea.
Più basso, ma non di molto, è invece il valore della pressione tributaria non allargata, che L’Istat conferma essersi attestato lo scorso anno al 43,3% del pil.
I dati dell’istituto di statistica rientrano in un ampio ventaglio di cifre, che fanno riferimento ai conti economici e ai principali aggregati annuali (‘95-‘99) del settore delle amministrazioni pubbliche, elaborati in applicazione del sistema europeo dei conti nazionali e regionali, il Sec95.
La crescita è stata del 3,3% rispetto all’anno precedente, quando l’incasso era stato di 901.435 miliardi. L’incidenza delle imposte Ue indirette in rapporto al pil è stata nel ‘99 dello 0,5%. Nel ‘98, invece, l’incidenza delle imposte europee era stata leggermente superiore, lo 0,6%.
Dai dati Istat risulta peraltro un forte aumento del peso percentuale, sempre in rapporto al prodotto interno lordo, delle imposte dirette delle amministrazioni pubbliche: si è passati infatti dal 14,3 del 1998 al 15,1% dello scorso anno. In valore assoluto, gli introiti derivanti da imposte dirette in Italia nel ‘99 sono stati di 321.587 miliardi di lire, contro i 296.914 miliardi dell’anno precedente.
Esaminando più in particolare l’andamento del gettito a seconda delle diverse tipologie, spicca il netto incremento degli introiti derivanti dalla tassazione delle plusvalenze borsistiche. Dalla tassazione del Capital gain, infatti, la pubblica amministrazione ha messo in cassa nel ‘99 ben 6.202 miliardi di lire, contro i 1.377 del ‘98.
Fra le imposte locali, inoltre, risulta che nel ‘99 il gettito dell’ Ici, l’imposta comunale sugli immobili, è stata di 15.833 miliardi, contro i 15.365 del ‘98.
Nel 1995 il gettito di quest’imposta era stato invece di 13.026 miliardi, il che vuoi dire che in cinque anni l’incremento è stato di poco meno del 18%, quasi quattro punti in più su base media annua.