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“L’esame delle opere d’arte ci porta a constatazioni che possono essere decisive per capire quella rivoluzione interiore.
Tutto ciò che é inconfondibile, che é nuovo, che si mostrò allora per la prima volta e che, come si suol dire, fece epoca, può essere colto nel modo migliore esaminando una serie di fenomeni che compaiono nel campo dell’arte.
Tali fenomeni hanno infatti per noi uno straordinario significato e, se saremo in grado di considerarli non solo come realtà storiche ma anche come sintomi, riusciremo a fare la diagnosi delle sofferenze del nostro secolo”.
Hans Sedlmayrconsiderato tra i maggiori storici dell’arte del secolo XX e all’origine della critica strutturale, nasce il 18 gennaio 1896 a Hornstein, al confine orientale dell’Austria. Nel 1921 si laurea con lo storico dell’arte austriaco Julius von Schlosser (1866-1938), di cui sarà assistente e, dal 1936, successore all’Università di Vienna. Dal 1951 al 1964 insegna all’università di Monaco di Baviera e dal 1964 al 1969 è professore onorario all’università di Salisburgo, città dove muore il 9 luglio 1984..