Newsletter n. 14 Dicembre 2023
di padre Damiano Puccini
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza www.ouipourlavielb.com Facebook: Damiano Puccini
Auguri di Buon Natale e felice 2024
(Il nostro) è il grido dei dimenticati, degli abbandonati e dei marginalizzati, quelli che vengono trascurati mentre il loro numero in Libano aumenta giorno dopo giorno. Questo grido è quello dei poveri bisognosi di denaro, pane e vestiti; è il grido dei malati che muoiono nelle loro case incapaci di sostenere i costi del trattamento.
È il grido delle persone con esigenze speciali a causa dell’incapacità dei centri specializzati di servirli. È il grido dei nuovi poveri che sono caduti dalla classe media a quella povera e sono costretti a svolgere piccoli lavori multipli per guadagnare il loro pane quotidiano. È il grido dei pensionati e di coloro che sono privati di stipendi, e dei bambini privati di scuola e istruzione.
È il grido di centinaia di migliaia di persone di diverse età, regioni e religioni che sono state condannate alla povertà e alla disperazione. Questo grido è il grido degli impiegati, degli insegnanti, degli infermieri, degli operatori sociali, degli assistenti medici, del personale militare e delle forze di sicurezza che svolgono ogni giorno un compito meraviglioso con quelli più bisognosi, in condizioni di lavoro dure che non si addicono alla dignità umana a causa della negligenza, dell’inattività e della corruzione degli ufficiali statali.
(appello del Consiglio dei patriarchi e vescovi cattolici del Libano).
A Damour, i poveri aiutati dalla nostra missione, collaborano con i volontari di Oui pour la Vie per la preparazione di regali per i bambini e per la distribuzione di generi alimentari, preparati con le rinunce di tutti, volontari e bisognosi aiutati.
Come risposta alle tensioni che vengono dal Sud del Paese, per i problemi della Striscia di Gaza, abbiamo proposto ai nostri ragazzi di andare a visitare i loro coetanei anche di gruppi politicamente rivali, e lo stesso alle signore che vengono alla nostra cucina di andare a salutare le donne dei medesimi gruppi, con particolare attenzione a fermarsi qualche minuto a pregare il Bambino Gesu’ quando possibile e parlare con tutti dopo la consegna del dono.
Si chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicità
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