I dati sulla mortalità in persone con AIDS sono stati validati dall’Iss fino al 2015. 560 i morti di Aids nel 2015, a fronte dei 572 del 2014. Attualmente, in Italia, sono tra le 125mila e le 130mila le persone che convivono con l’Hiv, e sono prevalentemente di sesso maschile. Tra gli uomini, la maggior parte delle nuove diagnosi Hiv è fra omosessuali maschi
di Giuseppe Brienza
Il Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha da poco curato la pubblicazione dell’ultimo fascicolo annuale del Notiziario dedicato all’aggiornamento ai dati ufficiali sulle persone affette da HIV (Human Immunodeficiency Virus) e da AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome).
Gli ultimi dati sulle nuove diagnosi di infezione da HIV e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2017 sono quindi stati pubblicati sul volume 31, n. 9 supplemento 1/2018 di tale Notiziario redatto con il contributo del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della salute, in occasione della Giornata mondiale di lotta all’Aids, celebrata come ogni anno il 1° dicembre.
Fra i dati più preoccupanti possiamo rilevare quelli relativi alle nuove infezioni da Hiv (nel 2017 sono state segnalate 3.443 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti), sulle fasce di età nelle quali si osserva l’incidenza maggiore dell’infezione (purtroppo è quella giovanile dai 25 ai 29 anni, che risulta al primo posto) e, infine, quelli relativi alla tipologia di “orientamento sessuale” con la maggior incidenza delle nuove diagnosi Hiv che, in termine tecnico, l’Iss ha riscontrato negli “MSM”, vale a dire nei “maschi che fanno sesso con maschi”.
Premesso che la modalità di trasmissione principale tra le nuove diagnosi HIV è attraverso rapporti eterosessuali, anche da questi ultimi dati si conferma però che non è affatto un “cliché”, come assicurano le associazioni Lgbt, quello che vede l’Hiv interessare principalmente il mondo omosessuale.
Ultimo dato da segnalare, anche perché i media hanno praticamente ovunque glissato su tale questione, è quello relativo ai morti per Aids in Italia. Infatti, sebbene non lo si ricordi, l’Aids rimane una malattia mortale e, ormai, circa 600 persone all’anno ne muoiono nel nostro Paese. I dati sulla mortalità in persone con Aids sono stati validati dall’Iss fino al 2015, ultimo anno disponibile nel database di mortalità dell’ISTAT e risultano 560, laddove nell’anno precedente (2014) sono stati 572 i decessi riscontrati per Aids.