Sconfitti

ReNoirRubrica Antidoti 11 novembre 2006

di Rino Cammilleri

Per iniziativa di Giovanni Ferrario, già direttore di Net («il Timone del piccoli»), è nata «ReNoir», una casa editrice specializzata in fumetti.

Questa al Salone Internazionale dei Comics di Lucca (che ha festeggiato faraonicamente quest’anno il suo quarantennale) ha presentato la sua prima collana; meglio: il primo volume, cartonato e colori, della serie intitolata «Gli sconfitti».

Se ne parlo qui è perché sono io il responsabile dell’idea originale. Che sarebbe questa: nel West ottocentesco tre uomini incrociano i loro destini. Si tratta di un ex borbonico, un ex sudista e un ex asburgico. Il primo è un ufficiale napoletano in volontario esilio dall’Italia. Il terzo è un militare francese venuto in Messico al seguito dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo; dopo la fucilazione di quest’ultimo, è rimasto in America.

I tre si incontrano per caso e si uniscono per ritrovare il tesoro dello sfortunato imperatore. La particolarità di questa serie consiste nel fatto che sposa volentieri il cosiddetto revisionismo storico, mostrando come sono andate certe cose dal punto di vista di chi le ha subite, e certe guerre dal punto di vista di chi le ha perse. E c’è anche un altro aspetto “speciale”: l’attenzione alle tematiche religiose che nei fumetti, di solito, o sono completamente assenti o, al massimo, vengono scomodate per confezionare horror di tipo pagano-gnostico (v. Hellboy, Hellblazer, Spawn, Preacher…).

Invece, diciamo subito che dei tre «sconfitti» due sono cattolici e uno protestante. La cosa avrà la sua importanza e i suoi sviluppi nel prosieguo della storia. Preciso subito che il sottoscritto ha solo messo a disposizione un plot (come si dice nel gergo degli addetti ai lavori); altri sono il soggettista, lo sceneggiatore e il disegnatore. E allora, mò andatevi a leggere ‘sti «Sconfitti».

Nelle migliori fumetterie.