di Gino Ragazzina
CAP II
1. Presenza di Maria nel sacro libro dell’Islàm
Maria, madre di Gesù, non è l’unica donna ricordata nel Corano. Ve ne sono altre, come “la moglie di Adamo”, “la moglie di Faraone”, “la moglie di Zaccaria”, “la moglie di ‘Irmàn”. Ma Maria è l’unica donna che venga citata per nome. Mentre le altre donne coraniche vengono in certo modo lasciate in ombra con il loro identificarsi come “moglie di…”, Maria è posta in primissimo piano come protagonista di eventi di capitale importanza nella storia sacra delineata dal Corano. Infine, una Sùra intera, la XIX, è intitolata “Maria”.La presenza di Maria nel Corano non è episodica, come lo è quella delle altre donne.
La sua figura predomina in numerosi passi del Libro. Tanto da potersi affermare, senza il rischio di esagerare, che Maria, pur non avendo avuto missione profetica (31) perché donna, non è meno importante di personaggi maschili, quali Noè, Abramo, Mosè, ecc.I passi coranici più lunghi e importanti che riguardano Maria si trovano nelle Sùre III, XIX, XXI, XXIII. Poiché intendiamo esaminarli versetto per versetto, riteniamo riportarli prima nella loro interezza, affinchè se ne abbia una visione integrale, complessiva, non disarticolata. Li citeremo nella versione di Martino Mario Morene (32), il quale segue la Vulgata Orientale, qual è rappresentata nell’edizione damascena.
SÙRA III. LA FAMIGLIA DI’IMRAN
33 Allàh ha eletto fra tutte le creature Adamo, la famiglia di Abramo e la famiglia di ‘Imràn (33) sopra l’universo intero,
34 tutti discendenti gli uni dagli altri. Iddio è Audiente e Sciente.
35 Ricorda quando la moglie di ‘Imràn disse: «Signore, io voto a te, interamente a te, l’essere ch’è nel mio seno. Accettalo: tu sei l’Audiente, lo Sciente».
36 E dopo che si fu sgravata, disse: «Signore, l’ho partorita femmina – ma Dio sapeva meglio di lei che cosa aveva partorito – e un maschio non è come una femmina. Le ho posto nome Maria (Maryam). La metto, con la sua discendenza, sotto la tua protezione, contro Satana il Lapidato» (35)
37 Iddio la ricevette benevolmente e la fece crescere come una pianta fiorente, dandola in cura a Zaccaria, il quale, tutte le volte che entrava nella camera di lei, la trovava provvista di cibo. «Da dove ti viene, — le chiese un giorno – o Maria?». «Da Dio – rispose ella – che provvede chi vuole, senza far conti».
38 Allora Zaccaria invocò il Signore, dicendo: «Signore, dammi da parte tua una discendenza eletta: tu che esaudisci i voti».
39 E gli Angeli lo chiamarono, mentre egli stava pregando nella cella, e gli dissero: «Iddio ti manda una buona notizia. Egli ti darà Giovanni, che dichiarerà veridico un Verbo (proveniente) da Dio, e sarà un capo, un uomo casto e un santo profeta».
40 Disse: «Signor mio, come potrò avere un figlio, vecchio come sono e con la moglie sterile?» Rispose: «Proprio così: Iddio fa ciò che vuole».
41 Disse: «Signore, dammi un segno». Rispose: «Eccoti il segno. Per tre giorni non parlerai che a gesti. Menziona molto il tuo Signore e inneggia a lui mattina e sera».
42 Ricorda quando gli Angeli dissero: «O Maria, Iddio ti ha eletta e purificata: ti ha eletta sulle donne dell’universo intero.
43 O Maria, prega umilmente il tuo Signore, e prosternati e inchinati fra coloro che s’inchinan0 (36)».
44 Son Notizie dell’Invisibile che noi ti riveliamo: che tu non eri fra essi quando lanciavano le loro penne per stabilire chi avrebbe preso in cura Maria; non eri fra essi quando disputavano.
45 Ricorda quando gli Angeli dissero: «O Maria. Iddio ti da la lieta novella di un Verbo da Lui. Il suo nome sarà Gesù ( ‘Isà) figlio di Maria. Sarà illustre in questo mondo e nell’altro (37), e sarà degli Approssimati (38).
46 Parlerà agli uomini dalla culla e da Uomo maturo, e sarà dei Santi».
47 Disse Maria: «Signor mio, come potrò avere un figlio, quando nessun uomo mi ha toccata?». Rispose: «Proprio così: Iddio crea ciò che Egli vuole, e quando ha deciso una cosa, le dice soltanto “sii”, ed essa è».
48 Egli insegnerà la scrittura, la sapienza, la Torà e l’Evangelo.
SURA XIX. MARIA
Nel nome di Dio Clemente e Misericordioso.
1 K. H. Y. ‘S. (39)
2 Racconto della misericordia usata dal tuo Signore a Zaccaria,
3 quando egli rivolse al suo Signore un appello segreto.
4 «Signor mio – disse egli — le mie ossa sono ormai fiacche e il capo mi luccica di canizie. Mai sono stato infelice quando ti ho invocato, o Signore.
5 Io temo, dopo la mia morte, i parenti, e mia moglie è sterile. Dammi quindi tu un successore da parte tua,
6 che sia mio erede ed erediti dalla famiglia di Giacobbe. E accordagli, Signore, la tua grazia».
7 «O Zaccaria, io ti annunzio un bambino di nome Giovanni, nome che non abbiamo mai fatto portare ad alcun altro».
8 «Come potrò, Signor mio, avere un bambino, quando mia moglie è sterile ed io ho raggiunto un’età molto avanzata?».
9 «Cosi sarà – disse Dio. — È una cosa facile per me, che ti ho creato quando eri nulla. Te lo dice il tuo Signore».
10 Disse Zaccaria: «Signore, dammi un segno». «Il tuo segno – disse Dio – sarà che tu non parli alla gente per tre giorni di seguito».
11 Egli uscì dal sacrario verso il suo popolo, ed indicò loro a gesti di recitar laudi mattina e sera.
12 «O Giovanni – noi dicemmo – prendi la Scrittura con forza». E gli demmo fin da fanciullo autorità
13 e umanità e purezza proveniente da noi. Timorato egli era
14 e pieno di pietà filiale, né prepotente né ribelle.
15 Salute a lui il giorno in cui nacque e il giorno in cui morrà e il giorno in cui sarà risuscitato tra i vivi.
16 E ricorda nel Libro Maria, quando si ritirò nell’angolo orientale della «sua casa,
17 e interpose fra sé e i suoi familiari una cortina. Noi mandammo a Lei il nostro Spirito (40), che le si presentò sotto la forma di un uomo perfetto.
18 «Chiedo contro di te rifugio al Signore, se tu sei persona timorata» disse Maria.
19 «Io sono soltanto l’inviato del tuo Signore, per darti un bambino puro» disse quegli.
20 «Come potrò avere un bambino, quando nessun uomo m’ha toccata e non sono una donna disonesta?».
21 «Così sarà. Il tuo Signore ha detto: Ciò è facile per me, e noi ne vogliamo fare un segno per gli uomini e una prova di misericordia da parte nostra. E’ cosa decretata».
22 Essa portò dunque il bambino nel suo seno, e si ritirò con lui in località distante.
23 i dolori del parto la condussero presso il tronco di una palma. «Oh fossi morta e già dimenticata da tutti!» esclamò.
24 Ed egli le gridò da di sotto: «Non temere, Iddio ti ha messo ai piedi un ruscello».
25 E scuoti verso di te il tronco della palma, e questa farà cadere su di te datteri freschi e maturi.
26 Mangia, bevi e sta’ tranquilla. E se vedi qualcuno, digli: «Ho votato al Signore un digiuno, e oggi non parlerò con alcuna creatura umana».
27 Essa si presentò ai suoi portando il bambino, ed essi dissero: «Maria hai fatto una cosa inaudita!».
28 «O sorella di Aronne, né tuo padre era un uomo di malaffare, né tua madre una donna disonesta!».
29 Maria fece loro cenno di rivolgersi al bambino. «Come parleremo – dissero – a un bambino in culla?».
30 Disse il bambino: «Io sono il servo di Dio, che mi ha dato il Libro e mi ha fatto profeta.
31 E mi ha fatto altresì benedetto dovunque mi trovi e mi ha raccomandato la Preghiera e l’Elemosina finché sarò vivo.
32 Insieme mi ha reso filialmente pietoso verso mia madre e non mi ha fatto prepotente e malfattore.
33 Salute a me il giorno in cui sono nato e il giorno in cui morrò e il giorno in cui sarò risuscitato tra i vivi».
SURA XXI. I PROFETI
89 Ricorda pure (41) Zaccaria, quando invocò il suo Signore dicendo: «Signore, non lasciarmi solo. Comunque tu sei il migliore degli eredi!».
90 E noi lo esaudimmo, e, rimessagli in efficienza la moglie, gli demmo Giovanni. Tutti e tre gareggiavano in buone opere, ci invocavano in speranze e timore e si umiliavano a Noi.
91 Ricorda pure Colei che custodì la propria verginità, e noi alitammo in essa del nostro spirito e facemmo di lei e di suo figlio un segno per l’Umanità.
SÙRA XXIII. I CREDENTI
50 Noi demmo a Mosè la Scrittura, perché la gente vi trovasse una guida.
51 E facemmo del Figlio di Maria e di sua Madre un segno, e demmo ad entrambi rifugio su una collina tranquilla e con acqua corrente.
52 «O Inviati, – dicemmo – mangiate cose buone e fate del bene; io sono sempre al corrente della vostra condotta».
2. Ragion d’essere di Maria nel Corano
Nei Vangeli l’apparire della figura di Maria (Mt 1,18; Le 1,26-27) è preparata e in certo modo spiegata dal suo concatenarsi con i depositari principali delle promesse messianiche, quali Abramo e Davide. Le due genealogie di Gesù, quella di Matteo (1,1-17) e quella dì Luca (3,23-38) hanno l’intento di mostrare come in Gesù Cristo si adempia, la promessa salvifica, fatta da Dio (Gen 3,15) alla decaduta stirpe di Adamo. Tale adempimento si iniziò con il fiat (Le 1,38) di Maria Santissima.
Queste riflessioni spingono a domandarsi se in parallelo nel Corano sia riscontrabile una ragione della presenza di Maria. Sfogliamo dunque i passi che riguardano la madre di Gesù, e leggiamo.
Ai versetti 33-34 della Sùra III, che introducono il ricordo della nascita di Maria, il Corano proclama: «Allàh ha eletto fra tutte le creature Adamo, Noè, la famiglia di Abramo e la famiglia di ‘Imran sopra l’universo intero. Tutti discendenti gli uni dagli altri». Il libro sacro dell’Isiàm delinea così una genealogia profetica, non naturale. È in senso profetico che sono “discendenti gli uni dagli altri”, partendo da Adamo, Noè, la famiglia di Abramo e la famiglia di ‘Imran, dalla quale infine nascerà Maria.
All’inverso, nella Sùra XIX che come sappiamo è intitolata Maryam, il ricordo della nascita di Gesù e le successive considerazioni sulla sua natura, sono in certo modo chiosati dal versetto 41 al versetto 58 dalla menzione di Abramo, Mosè, Aronne, Ismaele e Idris, col chiaro intento di collegare alla serie dei profeti Gesù, il figlio di Maria.
Nella Sùra XXI, I Profeti, il ricordo di “Colei che custodì la propria verginità” è preceduto e logicamente preparato, dal versetto 74 al versetto 90, dal ricordo particolareggiato dei profeti che, dopo Abramo, si successero, da Lot a Dhù I-Kifl, da Giona a Zaccaria.
E, se scorriamo tutto il Corano, notiamo che costantemente il nome di Maria, madre di Gesù, è preceduto o seguito dal ricordo della missione affidata da Allàh ai profeti.
Tutto ciò non è sufficiente a sostenere che Maria sia da considerarsi essa stessa investita di missione profetica. La dottrina islamica lo esclude categoricamente, trovando saldi punti di appoggio nel dettato cranico (42). Ma resta il fatto che la figura di Maria si colloca nel quadro generale del soccorso dato nel corso dei secoli dal Misericordioso all’umanità. E dunque in questa prospettiva bisogna intendere l’annunzio angelico: «O Maria, Iddio […] ti ha eletta sulle donne dell’universo intero» (3,42). Avendo decretato che Gesù nascesse da una vergine, Iddio ha posto gli occhi sulla figlia di ‘Imràn e l’ha elevata, Vergine-Madre, sulle donne dell’universo intero.