In 50 conversazioni video una storia della Chiesa a cura di Alleanza Cattolica
INTRODUZIONE. Prima pubblicazione di una serie di conversazioni settimanali nelle quali diversi relatori ci guideranno in un percorso di conoscenza della Storia della Chiesa. Sarà un’occasione per approfondire insieme la conoscenza delle difficoltà e delle persecuzioni della Chiesa nei primi tempi, la costruzione della Cristianità medievale, le divisioni e gli ostacoli interni ed esterni alla Chiesa, fino ai giorni nostri.
1- I VANGELI E GLI ATTI DEGLI APOSTOLI COME FONTE STORICA.
(don Giovanni Poggiali)
I Vangeli e degli Atti degli Apostoli come fonte storica.
2 – LA CHIESA E LE PERSECUZIONI I IV SEC.
(Paolo Martinucci)
In forma cronologica, le persecuzioni dei Cristiani, a partire dalla lapidazione di santo Stefano, nel 34, fino alla promulgazione dell’editto di Milano del 313. Dopo il richiamo dei motivi religiosi e politici, per i quali i seguaci di Cristo erano sottoposti al martirio, viene descritta la persecuzione attuata su istigazione delle autorità religiose giudaiche e quella direttamente voluta dalle autorità romane. I vari periodi sono illustrati attraverso i contenuti degli editti emanati dagli imperatori, di cui vengono evidenziate le modalità tese all’identificazione dei Cristiani e le pene che venivano loro comminate.
3 – L’EDITTO DI MILANO E LA CHIESA COSTANTINIANA (313-391).
(Michele Brambilla)
L’Editto di Milano, rappresenta una delle pietre miliari della Storia della Chiesa, introducendo una fase di libertà religiosa mai vissuta prima di allora. La figura di Costantino sarà importante per tale svolta.
4 – I CONCILI CRISTOLOGICI: NICEA, COSTANTINOPOLI, EFESO E CALCEDONIA (325-451).
(don Giovanni Poggiali)
I primi quattro concili della Chiesa che portarono alla definizione dei dogmi fondamentali della nostra fede quali la Trinità e la Divinità di Cristo.
5 – LA PATRISTICA.
(Daniele Fazio)
Un percorso di approfondimento degli scritti dei Padri della Chiesa. La Patristica è una corrente di pensiero che si sviluppa dalla metà II secolo d. C. e fino al VIII secolo, ossia dalla fine dell’età apostolica all’età carolingia. È il primo grande tentativo di presentare le linee teologiche del cristianesimo al mondo di cultura greco-romana. Essa ha realizzato, nei suoi autori più maturi, il primo grande incontro tra la filosofia greca e il cristianesimo, rendendo possibile la grande avventura del dialogo tra fede e ragione. In questa conversazione scopriamo meglio di cosa si tratta, quali sono i suoi assi teorici principali e chi sono stato i suoi protagonisti.
6 – IL MEDIOEVO.
(Andrea Arnaldi)
Un periodo storico che non ha ricevuto adeguata attenzione nella letteratura e cultura scolastica. La necessaria brevità di queste conversazioni fungano da premessa per un interesse da coltivare e approfondire. Il cosiddetto “Medioevo” si sviluppa nel corso di mille anni, tra il V e il XV secolo: dieci secoli sbrigativamente definiti “età di mezzo” tra l’antichità classica e il Rinascimento, come se fossero un periodo di oscura transizione tra una civiltà e un’altra. In realtà, siamo di fronte alle nostre radici culturali e spirituali vale a dire a quella che dovremmo propriamente chiamare “Civiltà cristiana romano-germanica”.
7 – MONACHESIMO ORIENTALE ED OCCIDENTALE.
(Daniela Bovolenta)
Le origini e il primo sviluppo dell’avventura spirituale che ha dato vita alle varie forme di vita monastica nell’ambito della Chiesa Cattolica, con particolare riguardo per la figura e l’opera di san Benedetto da Norcia. Eremitismo e cenobitismo originano sin dai primi secoli dopo Cristo e hanno un ruolo fondamentale nell’evangelizzazione del mondo tardo antico e poi nella costruzione della Cristianità medievale.
8 – EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLI BARBARI.
(Antonio Casciano)
Con l’espressione “evangelizzazione dei popoli barbari” si è soliti indicare il processo di conversione, dai culti pagani al Cristianesimo, che interessa le popolazioni germaniche prima, quelle britanniche, scandinave e dell’Europa orientale, poi, secondo un processo, lento, articolato e complesso che dal IV secolo giunge fino all’Alto medioevo. Il contributo punta a mettere a fuoco le cause prime di tale processo, l’influenza svolta dai concomitanti e molteplici fattori politici, le resistenze opposte dalle popolazioni pagane, il ruolo svolto da ciò che rimaneva dell’impianto amministrativo del dissolto impero romano, l’importanza degli episodi di conversioni che hanno interessato singole dinastie e che hanno finito con il condizionare le scelte di intere nazioni, le strategie volta per volta messe a punto dalle gerarchi ecclesiastiche per raggiungere i loro obiettivi di cristianizzazione dell’Europa.
(Francesco Pappalardo)
La storia fino ai giorni nostri di quelle terre del medioriente che oggi sono quasi completamente islamiche, ma che rappresentano gli albori del cristianesimo. Un avvincente racconto della prima predicazione degli apostoli che diffusero il Vangelo in terre lontane, diventando volano per uno sviluppo culturale e artistico senza paragoni.
10 – LA NASCITA DELL’ISLAM E IL DESTINO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE.
(Silvia Scaranari)
Lo sviluppo della Chiesa deve affrontare nel suo corso diverse sfide. Fra queste l’Islam che, sorto nel VII secolo nella penisola arabica, si diffonde in breve tempo nel Medio Oriente e nel Nord Africa. Qui si tracciano a grandi linee i primi decenni del suo sviluppo.
11 – CARLO MAGNO E IL SACRO ROMANO IMPERO (VIII-IX SEC.)
L’incoronazione di Carlo Magno segna la nascita del Sacro Romano Impero e di una società che è cristiana in tutti i suoi aspetti. La sua sopravvivenza per mille anni testimonia quanto sia radicata la speranza in un mondo pacificato e unito pur nella sua diversità.
12 – LE CROCIATE.
(Francesco Pappalardo)
In questa puntata ripercorriamo la storia delle Crociate, di cui abbiamo ancora un’immagine distorta. Non rappresentarono un’aggressione al pacifico mondo islamico da parte di un’orda di violenti invasati, ma un’iniziativa difensiva nei confronti della crescente aggressività musulmana verso la Cristianità.
13 – GLI ORDINI MENDICANTI: FRANCESCANI E DOMENICANI.
(Antonio Casciano)
La comprensione storica di un fenomeno di fondamentale importanza per la vita della Chiesa, quale fu la nascita degli ordini mendicanti, richiede che siano messe a fuoco le cause che determinarono, già verso la fine del X secolo, il lento declino della maggior parte delle istituzioni monastiche esistenti all’epoca in Europa. Il confronto problematico con il fenomeno dell’eclissi del monachesimo, permette di comprendere meglio la nascita di movimenti nuovi che, da un lato, offrirono un modello di spiritualità fondato sulla povertà e più adeguato alla sensibilità religiosa del tempo, e, dall’altro, consentirono di intraprendere un’azione efficace contro gli eretici. All’esigenza di rigenerazione spirituale della vita della Chiesa, poi, si accompagnò quella più propriamente pastorale, attività questa intesa sempre più come impegno primario e imprescindibile, anzi come connotazione giustificativa della vita religiosa nella Chiesa.
14 – L’UNIVERSITÀ E LA SCOLASTICA.
(Daniele Fazio)
Le Università sono un’invenzione della cristianità medievale. Perché sono nate? Come erano strutturate? Che tipo di cultura formativa mediavano? Dalla loro esperienza è sorta anche una particolare tipologia di filosofia cristiana che è la Scolastica, che vede il suo apogeo tra il XII e il XIII, annoverando figure come quelle di Tommaso D’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio. Quali sono stati, allora, le linee fondamentali di tale pensiero? Ci lascia qualcosa di significativo per impostare, anche oggi, un rapporto proficuo tra la fede e la ragione?
15 – LA “PATRIA CONCRETA”: DALLA PIEVE ALLA PARROCCHIA, PASSANDO PER I COMUNI.
(Michele Brambilla)
Per l’uomo della Cristianità romano-germanica la patria non era un’entità astratta, ma il suo villaggio, i suoi campi e soprattutto la sua chiesa.
16 – I PELLEGRINAGGI E LE GRANDI CATTEDRALI (XII-XV SEC.)
(Stefano Chiappalone)
La bianca veste di chiese che ricopre l’Europa a cavallo dell’anno 1000 è solo l’aspetto più visibile di una rifioritura che si esprime nella crescita delle città e nell’aumento della mobilità. Pellegrinaggi e cattedrali parlano di un Medioevo dinamico e tutt’altro che oscuro…
17 – IL CANTO GREGORIANO.
(Massimo Martinucci)
Il canto gregoriano ha caratterizzato la liturgia di tutto l’Occidente cristiano per più di un millennio e tuttora rimane il canto proprio della liturgia romana. Antenato di tutta la musica occidentale moderna, ha origini antiche: nacque nell’ottavo e nono secolo dalla fusione di vari stili con lo scopo di abbellire e dare risalto ai testi della Sacra Scrittura e delle celebrazioni liturgiche. Ha avuto poi la funzione di dare unità anche politica, attraverso la unificazione della liturgia, all’immenso territorio del nascente Sacro Romano Impero.
18 – LA CATTIVITA’ AVIGNONESE E LO SCISMA D’OCCIDENTE.
(Andrea Arnaldi)
La Chiesa è “una, santa, cattolica e….in crisi”. Partendo da questo assunto, la conversazione ripercorre due pagine di storia che evidenziano l’abisso della crisi in cui è sprofondata la Chiesa tra il XIV e XV secolo e offrono importanti insegnamenti per il tempo presente: i quasi 70 anni di “esilio avignonese” con i Pontefici ridotti quasi al rango di cappellani della corte di Francia, e i 40 anni di Scisma d’Occidente, connotati dalla presenza contemporanea di due e poi di tre Pontefici antagonisti.
19 – L’INVASIONE OTTOMANA DELL’EUROPA (1453-1683).
(Francesco Pappalardo)
Il rapporto fra il mondo islamico e quello cristiano del Mediterraneo è stato caratterizzato per circa mille anni, pur attraverso fasi alterne, dall’aggressività del primo nei confronti del secondo. Dall’Alto Medioevo, quando arrivarono nel cuore della Francia, fino all’Età Moderna, quando conquistarono Costantinopoli e assediarono Malta e per due volte Vienna, i musulmani hanno mostrato un insopprimibile antagonismo nei confronti della Cristianità, che seppe però resistere, armandosi, reagendo e infine vincendo il confronto militare.
(Leonardo Gallotta)
Umanesimo e Rinascimento. Dall’Umanesimo e dal Rinascimento si può dire che nasca la Modernità con tutti i vantaggi materiali che questa può offrire, ma anche con tutti i rischi derivanti da una visione sempre più orizzontale del mondo.
21 – LA SCOPERTA E LA CONQUISTA DELL’AMERICA
(Francesco Pappalardo)
La conseguenza principale della scoperta dell’America, al di là di ogni «leggenda nera» anticattolica, è stata un’integrazione etnica, culturale e spirituale unica nella storia. Spagnoli e portoghesi non si sono limitati a irradiare la fede e la cultura cristiana, ma hanno concepito e realizzato la colonizzazione come un’opera di elevazione culturale e di civilizzazione delle popolazioni locali, ponendo le basi del meticciato fisico e spirituale delle nazioni iberoamericane. Grazie all’azione civilizzatrice, da essi svolta insieme alla Chiesa, è stato compiuto uno sforzo imponente sul piano civile e su quello religioso, grazie al quale gran parte dell’America è ancora cattolica.
22 – L’EVANGELIZZAZIONE DELLE AMERICHE
(Francesco Pappalardo)
L’evangelizzazione delle Americhe è andata di pari passo con la scoperta e la conquista del continente. I missionari non si sono limitati a irradiare la fede e la cultura cristiana, ma hanno realizzato un’opera di elevazione culturale e di civilizzazione delle popolazioni locali. Il volto meticcio della Vergine di Guadalupe, apparsa nel 1531, prefigurava la nascita di una nuova e originale civiltà, esito non di una violenta sovrapposizione ma di una felice sintesi, realizzatasi sotto il segno del cattolicesimo. Grazie a quello spiegamento missionario senza precedenti – con il quale venivano provvidenzialmente compensati i danni delle gravi divisioni prodotte in Europa dalla Riforma protestante del 1517 – oggi la metà dei membri della Chiesa cattolica abita il continente iberoamericano, nel 1990 definito da san Giovanni Paolo II «il continente della speranza».
23 – CALVINO E LUTERO
(don Giovanni Poggiali)
La salvezza dell’uomo in Cristo Salvatore è al centro delle preoccupazioni di Martin La dottrina cattolica si discosta da Lutero e poi da Calvino (1509-1564) su diversi punti: la libertà è indebolita ma non corrotta come dicono i protestanti; la giustificazione è una vera trasformazione interiore grazie al dono della grazia divina; la fede non è soprattutto fiducia nella salvezza ma vero assenso dell’intelletto e della volontà a Dio che si rivela e, infine, la presentazione della croce come luogo della collera di Dio dà l’idea di un Dio vendicativo e implacabile che difficilmente si accorda con i dati della rivelazione.
24 – LO SCISMA ANGLICANO. IL CASO INGLESE DA ENRICO VIII AI PURITANI
(Paolo Mezzeranghi)
Per quanto la Riforma protestante in Inghilterra abbia avuto origini e connotazioni diverse rispetto a quella continentale, assai rilevanti sono state le sue conseguenze, in termini non solo religiosi, a causa dell’importanza geopolitica assunta dai paesi dove ha trovato diffusione.
(Gabriele Fontana)
Nei primi due secoli di storia, qui narrati a partire dalla biografia di sant’Ignazio, la Compagnia di Gesù si caratterizza per la sua espansione nel mondo per la la sua vasta azione missionaria. Attivo protagonista della riforma cattolica, l’ordine dà vita a molteplici iniziative: missioni popolari, collegi di istruzione, missioni presso i popoli non cristiani dell’antico oriente e delle nuove terre a occidente appena scoperte. Fondamento della loro spiritualità sono gli “Esercizi”, dettati da Ignazio e che grazie a loro divengono pratica diffusa tra laici e religiosi. Caratterizzati dal “quarto voto” di obbedienza incondizionata al Papa, i gesuiti non si risparmiano nel difendere la Cristianità e nel diffondere il Vangelo, incontrando spesso il martirio e lasciando la vita nei luoghi più remoti del globo. Grazie alla loro dedizione e alla grande preparazione teologica e culturale, la loro influenza raggiunge tanto gli strati più popolari, quanto le corti dell’epoca, ma nel contempo provocano reazioni avverse e rancori profondi, fino a creare una autentica “leggenda nera” intorno all’ordine
26 – IL CONCILIO DI TRENTO E SAN PIO V
(Michele Brambilla)
La riforma autentica della Chiesa ha avuto bisogno di un concilio ecumenico e di un Papa molto risoluto, il domenicano Michele Ghislieri, per essere attuata. Ha donato alla Chiesa una maggiore uniformità liturgica, il primo Catechismo e una trasformazione radicale della pastorale parrocchiale.
27 – SAN CARLO BORROMEO E LA NASCITA DELLA PARROCCHIA MODERNA
(Michele Brambilla)
28 – LE GUERRE DI RELIGIONE EUROPEE E “CUIUS REGIO, EIUS RELIGIO”
(Francesco Pappalardo)
29 – LE APPARIZIONI DEL SACRO CUORE
(Antonio Casciano)
Le tracce più risalenti di tale devozione possono incontrarsi già nell’Antico Testamento, là dove si parla delle “viscere” misericordiose di Dio. Nel significato semitico, infatti, il cuore rappresenta il luogo della volontà e delle scelte fondamentali della persona e non soltanto il luogo dei sentimenti e degli affetti. Nel Nuovo Testamento, invece, la radice della devozione e della spiritualità al Sacro Cuore si trova nel Vangelo di Giovanni, proprio nella scena della crocifissione, quando Longino con la sua lancia aprirà il costato di Cristo facendone sgorgare acqua e sangue, simboli dei sacramenti e della Chiesa stessa, che come novella Eva nasce dal costato del novello Adamo.
30 – L’ILLUMINISMO
(Daniele Fazio)
Il ‘700 è il secolo dell’Illuminismo. L’Europa vede il diffondersi, tramite pamphlet, di una propaganda capillare, contro la religione rivelata e contro le autorità che la incarnavano o che ad essa si ispiravano. L’Illuminismo francese, in particolare, segnerà non solo gli eventi rivoluzionari del 1789 ma una mentalità fortemente secolarizzata di cui si nutre il mondo occidentale. In questa conversazione si presentano i nuclei culturali essenziali di tale movimento culturale che rappresenta l’apice della modernità.
31 – LE RIDUCCIONES
(Enrico Chiesura)
L’attività missionaria svolta dai gesuiti in Paraguay tra il 17° e il 18° secolo, tra gli indios Guarany, costituisce un caso unico nella storia del primo annuncio cristiano. Come tale, merita di essere conosciuta; sia negli elementi che ne hanno costituito la peculiarità; sia nelle criticità che ne hanno compromesso l’esistenza, quando i “poteri forti” dell’epoca ne hanno decretato la fine. E’ una storia tragica e al tempo stesso entusiasmante, proposta sul grande schermo nel 1986 nel film Mission.
32 – LA SOPPRESSIONE DEI GESUITI
(Gabriele Fontana)
Un periodo della storia della Compagnia di Gesù corrispondente ad alcuni decenni del XVIII secolo, che culminarono nel 1773 nella soppressione dell’Ordine sulla base di un breve papale del pontefice Clemente XIV (1705 – 1774).
(Michele Brambilla)
Nella seconda metà del Settecento ministri e filosofi illuministi spingono l’imperatrice Maria Teresa e soprattutto suo figlio, Giuseppe II, a varare leggi che ledono l’autonomia e il carattere universale della Chiesa cattolica, allo scopo di assoggettarla ai voleri dello Stato.
35 – SAN LUIGI MARIA E SANT’ALFONSO DE LIGUORI: I PREPARATORI DELL’INSORGENZA
(Francesco Pappalardo)
La Rivoluzione Francese del 1789, esportata in tutta Europa, ha incontrato quasi ovunque fenomeni di resistenza popolare. In special modo, alcuni personaggi “ad alta sensibilità spirituale” avevano colto nelle tendenze nello spirito e nei costumi i mali futuri e, con la loro predicazione, avrebbero preparato la reazione.
36 – LA RIVOLUZIONE FRANCESE, NAPOLEONE E LA CHIESA
(Michele Brambilla)
ll 1789 rappresenta uno spartiacque nella storia della Chiesa e dell’Europa. Lo scontro tra la Francia rivoluzionaria e la Chiesa come istituzione alterna momenti di persecuzione aperta ad altri di sostanziale tolleranza, ma il risultato è comunque la demolizione della civiltà romano-germanica medievale.
37– IL PENSIERO CONTRO-RIVOLUZIONARIO E LE INSORGENZE
(Paolo Martinucci)
Le ideologie illuministiche e razionalistiche del Seicento e del Settecento tendevano a giustificare un potere sempre più spersonalizzato e proponevano un tipo di società, frutto di un’elaborazione tutta teorica, studiata a tavolino. La Rivoluzione Francese portò alle estreme conseguenze queste ideologie e progetti, che con la promessa di portare progresso, benessere e libertà, aveva invece insanguinato le nazioni. Il pensiero contro-rivoluzionario nacque dalla riflessione su questi stravolgimenti politici.
38 – PIO IX E IL RISORGIMENTO ITALIANO
(Michele Brambilla)
All’inizio dell’Ottocento si confrontano, in Italia, vari progetti di unificazione nazionale. A trionfare è quello che vede i Savoia a capo di uno Stato laico e accentratore, che imita il modello francese ed erode il potere temporale del Papato, sul quale una storiografia ostile ha gettato fin troppo fango.
39 – L’IMMACOLATA E LE APPARIZIONI MARIANE DELL’OTTOCENTO
(Antonio Casciano)
Le apparizioni mariane, avvenute nei secoli, che confermano alcuni dogmi pronunciati dalla Chiesa.
(don Giovanni Poggiali)
Riunitosi in un contesto di forte confronto tra Chiesa e mondo moderno, il Concilio Vaticano I si propose, secondo alcuni storici, di unire il mondo cattolico in una forte dimostrazione della verità opposta agli errori del tempo e di rafforzare l’autorità ecclesiastica, in particolare del romano pontefice. Primo risultato di questa intenzione fu la Costituzione dogmatica Dei Filius. Il Concilio non ha potuto approfondire tutte le questioni sul tappeto anche per l’invasione dell’esercito Italiano e la incipiente guerra Franco-Prussiana che costrinse a porre termine ai lavori e fece così chiudere in anticipo il Concilio.
41 – L’OPERA DEI CONGRESSI E LA NASCITA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
La storia del movimento cattolico, con particolare attenzione alle sue espressioni politiche, dalla Breccia di Porta Pia alla vigilia del secondo conflitto mondiale. La vicenda della presenza cattolica nella vita della società italiana postunitaria viene ricostruita attraverso i suoi maggiori “nodi” storici e sulla base delle prese di posizione delle sue principali correnti ideali e culturali, avendo sempre presente, in filigrana e come filo conduttore, le espressioni del Magistero ecclesiastico e le indicazioni pastorali della Chiesa italiana.
(Enrico Chiesura)
L’Ottocento costituisce un momento di grandiosa ripresa dell’azione missionaria. Motore di questo risveglio, la provvidenziale elezione di due pontefici che posero l’evangelizzazione al vertice dei loro programmi: Gregorio XVI ed il beato Pio IX. Il risultato fu la nascita di numerose congregazioni consacrate alla missione e l’irradiazione dei loro figli in tutte le direzioni: dall’Africa Nera ai ghiacci dell’Alaska; dall’Estremo Oriente alle isole più sperdute del Pacifico. Nulla rimase intentato; niente rimase inesplorato in questa stagione che rimanda all’ardore del primo annuncio Cristiano.
43 – I PONTIFICATI DI LEONE XIII E SAN PIO X
(Oscar Sanguinetti)
Il lungo pontificato di Leone XIII segna il passaggio del Magistero dei Papi dalla condanna dell’errore moderno alla riproposizione organica e tematica della dottrina sociale perenne della Chiesa; Leone, tuttavia, nelle relazioni con gli Stati è più possibilista e “aperto” del predecessore Pio IX. Pio X si preoccupa specialmente dell’educazione cristiana del popolo, sempre più esposto alle insidie delle ideologie secolaristiche del Novecento, e di difendere anche giuridicamente quanto costruito nella Chiesa e nella società da Leone XIII”.
(Guido Verna)
Le apparizioni della Madonna a Fatima sono avvenute dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. «Fatima è stata, nel mondo cattolico, — e continua ad essere, malgrado il crollo del muro e la conoscenza del cosiddetto terzo segreto — la discriminante politica e culturale del Novecento. Chi ha creduto a Fatima — oltre a pregare — ha “tenuto” sul piano dei princìpi e della morale sociale, ha lottato politicamente perché la punizione sociale preconizzata ai tre pastorelli potesse allontanarsi: in una parola, ha sperato, ha avuto fiducia nella Signora ed ha ritenuto che sarebbe stato ancora possibile costruire una società “a misura d’uomo e secondo il piano di Dio”».
45 – I MARTIRI DEL TERRORE ROSSO
(Renato Cirelli)
La politica terroristica è una caratteristica strutturale del regime comunista. Fin dalla sua conquista del potere (in alcune circostanze anche durante la conquista del potere) prima in Russia e poi in tutti i Paesi comunistizzati del mondo il partito comunista ha adottato il terrorismo come metodo per forgiare, volente o nolente, la società secondo il credo marxista. Non si tratta né di un espediente congiunturale, né di una reazione a qualche minaccia, né di qualcosa legato a una persona: il terrore “rosso” — come peraltro quello “giacobino” per la Rivoluzione Francese (1789-1799) — è intrinseco alla Rivoluzione apertasi nell’Ottobre del 1917. Più o meno intensamente, la “pulizia di classe” e l’annientamento dei nemici della dittatura del proletariato sono costantemente demandati ad appositi organi dello Stato; il terrore viene scatenato tanto nei momenti di pace, quanto in quelli di guerra; non esiste, infine, come si tenta comunemente di far credere, un terrore “staliniano”: il terrore comincia con Vladimir Il’ič Ul’janov detto Lenin (1870-1924) — e dura sette anni —, prosegue con Iosif Vissarionovič Džugašvili detto Stalin (1878-1953) — per quasi trent’anni — e si protrae — anche se in maniera attenuata e meno indiscriminata — con i successivi governanti sovietici. In Cina arriva a estremi altamente omicidi con Mao Zedong (1873-1976), ma la repressione continua anche dopo di lui e anche oggi i Laogai ne sono espressione.
46 – LA CHIESA E LE DITTATURE IN ITALIA E GERMANIA
(Gabriele Fontana)
Nel contesto del XX secolo, il secolo delle ideologie dominanti, si situa il complesso rapporto tra la Chiesa cattolica e i regimi fascista in Italia e nazionalsocialista in Germania. Seppure la Chiesa potè raggiungere accordi di concordato con entrambi, la crescente impronta totalitaria e il culto idolatra dello stato che, in forme e intensità diversa, caratterizzava i due regimi, non poteva che risolversi in un rapporto di diffidenza e ostilità, fino all’aperta persecuzione come avvenne in Germania. La Chiesa si trovò difatti a dover fronteggiare limitazioni importanti della propria libertà d’azione, specie nel campo educativo e sociale. La tragedia della seconda guerra mondiale che travolse questi paesi comportò infine anche un contributo di sangue per i cattolici e solo con la fine di essa la Chiesa ritrovò un margine di libertà.
(Marco Invernizzi)
I Concili avvengono sempre in un tempo ben determinato, nel quale essi danno nuova autorità alla parola di Dio, proprio secondo la forma richiesta da quel determinato tempo. È chiaro che le loro definizioni hanno una portata valida per tutti i tempi, poiché nella parola condizionata dal tempo e dalla storia s’incarna la verità eternamente valida. Nel discorso del 22 dicembre 2005 ai membri della Curia Romana, Papa Benedetto XVI ha criticato le interpretazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II che ne leggono i documenti secondo un’“ermeneutica della discontinuità e della rottura” rispetto al Magistero precedente della Chiesa, purtroppo assai diffusa e anzi in molti ambienti prevalente, raccomandando invece una “giusta ermeneutica”, insieme “del rinnovamento nella continuità” e “della riforma”. Alcuni dei numerosi commentatori di questo storico discorso hanno rilevato che non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Infatti ora si tratta di riprendere in mano i documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II, uno per uno, interpretandoli secondo la “giusta ermeneutica” e tenendo conto sia del Magistero precedente sia di quello successivo.
48 – IL PONTIFICATO DI SAN GIOVANNI PAOLO II
(Gabriele Fontana)
Domenica 3 aprile 2005, Festa della Divina Misericordia si concludeva il lungo pontificato, ben ventisei anni, di San Giovanni Paolo II e la vicenda umana di Karol Wojtyła, chiamato al soglio pontificio, primo non italiano da secoli, dalla Polonia ancora sotto il giogo comunista. Narriamo qui la biografia di questo straordinario Papa, ricordando l’imponente lascito in termini di dottrina e di azione pastorale, gli innumerevoli viaggi e le canonizzazioni, ma soprattutto l’esempio che seppe dare con la testimonianza eroica di dedizione alla propria missione, specie negli ultimi momenti della sua vita terrena. Virtù eroiche che Papa Francesco ha sancito proclamandolo santo il 2 maggio 2011, sempre nella Festa della Divina Misericordia, istituita dallo stesso Giovanni Paolo II tredici anni prima. San Giovanni Paolo II, prega per noi.
49 – BENEDETTO XVI: PONTIFICATO E PENSIERO
(Stefano Chiappalone)
Joseph Ratzinger / Benedetto XVI rappresenta una delle più significative personalità non solo della Chiesa, ma del mondo occidentale tra il XX e il XXI secolo. Pur senza essere esaustivi è possibile accennare alla ricchezza del suo pensiero facendo riferimento al concetto di “ragione allargata”: una ragione che non teme di confrontarsi col mistero e che pertanto è in grado di cogliere anche la fede, l’amore e la bellezza.
50 – L’INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO
(Marco Invernizzi)
Francesco apparve fin dall’inizio come un Papa diverso dai predecessori, soprattutto per cultura e stile che naturalmente riguardavano la sua diversa provenienza ecclesiale e geografica, nonché la sua formazione teologica, ma oggi, dopo otto anni di pontificato, possiamo dire con certezza morale che la sua principale intenzione pastorale consiste nella continuazione di quella scelta o svolta missionaria che i suoi predecessori volevano dare alla Chiesa, affinché il messaggio di salvezza potesse arrivare in ogni parte del mondo. Credo che l’unico modo corretto per tracciare l’inizio del pontificato di Francesco, senza cedere alle varie interpretazioni deluse, sia di leggere e studiare il suo Magistero, in particolare l’esortazione apostolica Evangelii gaudium, suo “programma di pontificato”.
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I relatori:
ANDREA ARNALDI. Dopo la Maturità Classica si è laureato in Giurisprudenza, lavora per una grande organizzazione imprenditoriale. Cura da oltre 35 anni la rubrica “Problemi di Storia della Chiesa” per l’emittente Radio Maria.
DANIELA BOVOLENTA. Oblata benedettina del monastero di Le Barroux, in Francia, da anni è appassionata di storia e spiritualità monastica. È autrice di alcune traduzioni dal francese e dall’inglese e ha collaborato alla curatela del romanzo L’oblato, di Joris-Karl Huysmans, D’Ettoris Editori. Cura il blog Canone Occidentale, che si occupa di cultura, famiglia e spiritualità monastica. Lavora come webmaster e consulente per la difesa del marchio in internet.
MICHELE BRAMBILLA. Insegnante, nasce nel 1987 a Monza (MB). Consegue la Laurea Specialistica in Lettere nel 2013 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e nel 2017 quella triennale in Scienze religiose presso l’Istituto di Scienze Religiose “Paolo VI” di Milano, con indirizzo pedagogico. Collabora al sito regionale lombardo di AC, Comunità Ambrosiana e a quello nazionale: su entrambi cura principalmente pagine dedicate al Magistero papale ed episcopale.
ANTONIO CASCIANO. Dottore di ricerca in Etica e filosofia politico-giuridca. Si è specializzato in Bioetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e in Biodiritto e Diritti umani all’Università di Navarra, Pamplona, Spagna. Collabora con il prof. Fernando Fiorentino, con il quale sta curando la redazione di un Lessico teoretico della Summa Theologiae di S. Tommaso. Fa parte del Consiglio di redazione della Rivista internazionale Persona y Derecho. Si occupa di temi inerenti la Bioetica e la Dottrina sociale della Chiesa, la Filosofia del diritto e l’Etica.
STEFANO CHIAPPALONE. Laureato in Storia e Civiltà presso l’Università degli Studi di Pisa lavora nel campo dell’editoria.
ENRICO CHIESURA. Da 27 anni conduce la rubrica di “Storia della Spiritualità Cattolica” ai microfoni di Radio Maria; da 21 organizza a Cassina de Pecchi le attività de “Il Cenobio, Centro Culturale Cassinese”, di cui è socio fondatore. Dal 2009 al 2011, Assessore alla Cultura nel Comune di residenza. Dal 2017 al 2020, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari della Provincia di Milano.
RENATO CIRELLI. Ha conseguito la maturità classica, assicuratore (in pensione), militante di Alleanza Cattolica dai primi anni 70, capocroce di Ferrara. Cultore di storia ha scritto due libri (“La questione romana” e “L’espansione dell’Europa nel mondo”). Autore di molti articoli e conferenze di storia, storia della Chiesa, Dottrina sociale della Chiesa.
DANIELE FAZIO. Laureato in Filosofia contemporanea (2008), è stato borsista del Centro Universitario Cattolico (2009-2012). Dottore di ricerca in Metodologie della Filosofia (2015) è cultore della materia presso la Cattedra di Filosofia morale del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, con cui regolarmente collabora sin dal 2009. Docente di Filosofia e Storia nei Licei, ha scritto una monografia sul pensiero di Étienne Gilson, un saggio introduttivo ad un volume di scritti inediti in italiano di Eric Voegelin e numerosi saggi su riviste scientifiche, in particolare sul pensiero di Robert Spaemann.
GABRIELE FONTANA. Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza si è sempre occupato di ricerca e innovazione in agricoltura. Insegna inoltre Economia e legislazione delle biotecnologie all’Università dell’Insubria di Varese. Socio fondatore della locale sezione varesina dell’associazione Scienza&Vita e dell’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale, al di fuori della professione si interessa attivamente di temi bioetici e storici.
LEONARDO GALLOTTA. Professore emerito di Italiano e Latino nei Licei, articolista e saggista, è direttore, a Ferrara, della Scuola di Educazione Civile. Collabora alla rubrica “Via Pulchritudinis” sul sito nazionale di Alleanza Cattolica. Ha fondato di recente la Cattedra online di Letteratura e Cristianesimo.
MASSIMO MARTINUCCI. Medico dentista fino al recente pensionamento, militante di Alleanza Cattolica fin dalla sua costituzione e dal 2016 membro del Capitolo Nazionale. Cura vari siti internet tra cui www.scuoladieducazionecivile.org e www.caffarra.it.
PAOLO MARTINUCCI. E’stato insegnante e dirigente scolastico. Studioso di storia locale e nazionale, è corrispondente dell’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale di Milano. Ha partecipato a convegni, in qualità di relatore, sulle tematiche proprie dell’Istituto, ha scritto saggi e recensioni per dei periodici. Ha pubblicato i seguenti volumi: Chiara Barbesino, Paolo Martinucci e Oscar Sanguinetti, Guida Bibliografica dell’Insorgenza in Lombardia (1796-1814), Istituto per la Storia delle Insorgenze, Milano 1999; Marco Invernizzi e Paolo Martinucci (a cura di), Dal «Centrismo» al Sessantotto, Ares, Milano 2007; Paolo Martinucci, Per Dio e per la Patria. Profili di contro-rivoluzionari italiani fra Settecento e Ottocento, D’Ettoris Editori, Crotone 2019.
PAOLO MEZZERANGHI. Laureato presso l’Università degli Studi di Bologna, è docente di scuola media superiore. Cultore di storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, scrive articoli di cultura storico-politica e tiene pubbliche conferenze. È stato relatore nelle Summer School di Alleanza Cattolica negli anni 2001, 2002, 2003, 2004. Ha tradotto e curato diverse opere dello storico britannico Christopher Dawson (1889-1970); del giurista, storico e diplomatico britannico James Bryce (1838-1922) ha tradotto e curato Il Sacro Romano Impero (2017).
FRANCESCO PAPPALARDO. Socio benemerito di Alleanza Cattolica del cui organo ufficiale Cristianità è direttore editoriale; presidente dell’ITIS Istituto per la Dottrina e di Informazione Sociale, sito in Roma; socio onorario del ISIIN, Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale, di Milano; consigliere parlamentare nel Senato della Repubblica. Cultore di storia è autore di numerosi saggi.
DON GIOVANNI POGGIALI. Sacerdote della fraternità San Filippo Neri nella diocesi di Massa Carrara Pontremoli. Ha conseguito la licenza e il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Insegna Teologia Dogmatica presso lo Studio Teologico Internazionale Diocesano di Pisa e presso la Scuola Diocesana di Formazione Teologico Pastorale. Autore di vari articoli in materie storiche e teologiche. Conduttore con don Pietro cantoni di una trasmissione mensile a Radio Maria sugli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola. Autore di due libri: Eros e Agape. La filosofia dell’amore – Giuliano Landolfi Editore – 2019 La divinizzazione dell’uomo in Sant’Agostino – D’Ettoris Libri – 2017
SILVIA SCARANARI. Laurea in Lettere moderne a Torino nel 1983 e poi laurea in Filosofia a Parma. Insegnate liceale dal 1983, approfondisce i propri interessi sul mondo islamico collaborando dal 1993 con il Centro Federico Peirone, ente diocesano dedicato allo studio dell’islam e al dialogo con il mondo musulmano. Redattrice della rivista Il Dialogo-al Hiwar fin dalla sua fondazione, ha pubblicato diversi studi sull’islam da sola, o in collaborazione, presso Guerrini Associati, L’Harmattan, Elledici, Spettatore Libri, Paoline.
OSCAR SANGUINETTI. laureato in Storia Moderna, attivo nel campo degli studi storici e politici; già membro del CNR e docente di materie storiche all’Università Europea di Roma. Autore di numerosi saggi e curatele di storia e scienza politica. Collabora, fra l’altro, con Cristianità e con Cultura&Identità. Rivista di studi conservatori. Milita in AC dal 1972.
GUIDO VERNA lauretoa in Ingegneria Meccanica all’Università degli Studi di Pisa e divenuto ditrigente d’azienda nel 1977 è divenuto libero professionista e ha iniziato ad insegnare. Dal 1968 milita in Alleanza Cattolica, della quale è socio fondatore. Da oltre quarant’anni tiene conferenze, in varie regioni d’Italia, su argomenti di carattere politico, sociale, religioso, culturale. Ha scritto articoli e saggi per diverse testate: Corriere del Sud Lazio, 7giorni, Rivista cistercense, Il Secolo d’Italia, Il Settimanale di Padre Pio, Annali Italiani, Corriere del sud, Cultura e identità, Cristianità.