Corrispondenza romana, 1 marzo 2008 di Roberto de Mattei La soddisfazione per la caduta del governo Prodi, uno dei peggiori degli ultimi cinquant’anni, non può non accompagnarsi ad una seria inquietitudine per il futuro, meno roseo di come ci verrà presentato in campagna elettorale, quale che sia l’esito delle elezioni del 13 aprile.