(dal sito Totus tuus )
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L’attuale periodo offre assai di rado spettacoli confortanti al cristiano che non rinunci a farsi un giudizio, nell’ambito della propria fede, sugli avvenimenti di cui è testimone, sulle correnti storiche della nostra epoca e che si serva dei criteri obiettivi e assoluti forniti dalla fede e dalla ragione.
Egli può accorgersi ad esempio, nel corso delle sue osservazioni e delle sue letture, che le strutture sociali dei nostri paesi sono modellate e influenzate sempre di più da una mentalità ateistica, sociologistica e tecnocratica, che la resistenza del clero allo pseudo-cristianesimo teilhardiano è troppo spesso priva di mordente, che il reclutamento del clero regolare e secolare, come delle religiose, è molto diminuito, insieme a molti altri fatti desolanti.
Queste constatazioni sono evidenti quando si parta da un giudizio nell’ambito della fede e non ci si lasci allettare dall’assurda spiegazione di un’irreversibile evoluzione che spiega ogni cosa, purché la si accetti senza riserve.