Una rivoluzione pastorale (di Guido Vignelli)

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(testo scaricabile dalla rete)

Nel tempo post-conciliare la parola “Pastorale” è divenuta quasi onnipresente. Più recentemente, a essa si sono aggiunte “Misericordia“, “Ascolto“, “Discernimento“, Accompagnamento” e “Integrazione“.

Questi sei termini sembrano spesso usati come parole talismaniche di una neolingua che veicola un “trasbordo ideologico inavvertito”, cioè un cambiamento di mentalità e di sensibilità tale da insinuare una nuova teologia.

Il volumetto intende mettere in guardia dall’uso ambiguo di queste parole che, pur avendo una origine cristiana, a dire dell’autore, sono state strumentalizzate da una cultura anticristiana per diffonderle negli ambienti cattolici al fine d’inquinarli e disporli al cedimento e alla resa al nemico.

Si definiscono parole ‘talismaniche’ perché, “pur sembrando banali e innocue, nel linguaggio in cui vengono usate esse possono esercitare una pericolosa influenza che tende a manipolare la mentalità di chi le usa mediante una tecnica implicita di persuasione psicologica”.